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Alma Mater, la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico / VIDEO

Per l'occasione sono stati invitati lo speleologo e docente Unibo Francesco Sauro, scelto dal Time tra i 10 millennials del pianeta che potrebbero cambiare il mondo, e la scienziata Marica Branchesi, nominata dalla rivista Nature tra le 10 persone più influenti dell'anno in ambito scientifico per il suo contributo allo studio delle onde gravitazionali

Un Paese "miope" che sta "trascurando la formazione universitaria, la didattica e la ricerca". Una situazione che "negli ultimi tre anni e' peggiorata". L'affondo arriva dal rettore dell'Alma Mater di Bologna, Francesco Ubertini, oggi nel suo discorso di apertura della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico.

Rispetto a tre anni fa, quando inizio' il mandato in Ateneo, "le cose non sono migliorate- critica Ubertini- non sono neanche rimaste ferme. Sono peggiorate. L'Italia e' al penultimo posto in Europa per numero di laureati e si avvia al triste primato dell'ultimo. Poi ci stupiamo se oggi mancano medici o tecnici".

Ma il rettore parla anche di "finanziamenti assolutamente inadeguati" e di "burocrazia ormai asfissiante". E afferma: "L'Universita' dovrebbe trovarsi al centro del dibattito pubblico, essere un motivo di orgoglio per una societa' che cerca di porre rimedio ai mali che la affliggono". Invece, si sfoga Ubertini, "l'Universita' e in generale la scuola continuano a essere trascurate o peggio dimenticate". Il rettore usa parole taglienti. "Abbiamo ascoltato tutto e il contrario di tutto su punti chiave della societa'- attacca- giustizia, riforme elettorali, vaccini, valore delle tecnologie, reddito di cittadinanza".

Secondo il rettore, "il problema non e' il confronto delle opinioni, ma un tale susseguirsi di informazioni e notizie da paralizzare la capacita' critica. Il problema e' l'imporsi di un pensiero semplice la' dove avremmo bisogno di un pensiero complesso".

Ubertini ricorda che "la scuola e' l'unico luogo dove un cittadino puo' formare la propria capacita' critica". E l'Universita' e' il solo "spazio dove poter formare un pensiero complesso e poter distinguere il falso dal vero- afferma il rettore- se avremo giovani pronti a capire, dotati di senso critico, avremo una societa' che non cade negli inganni, una societa' consapevole e matura".

Ubertini cita il romanzo "1984" di George Orwell e il "ministero della Verita' che- ricorda il rettore- si occupa di correggere la storia in modo conforme alla volonta' del partito dominante". E aggiunge: "L'Universita' deve occupare un luogo antitetico rispetto a quel ministero della Verita'.

L'Ateneo di Bologna e' e deve essere il laboratorio vitale di un Paese capace di crescere senza ascoltare quelle sirene che stanno immobilizzando giorno dopo giorno ogni aspetto della societa'. I nostri studenti devono essere ambasciatori di un modello di convivenza e relazioni che superano gli scogli di una societa' frammentata e animata dal risentimento". (Dire)

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