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Cronaca

Dopo lo stop per Covid, Antoniano riapre il mercatino: "Griffe e capi scelti per dare assistenza ai bimbi malati"

La mensa e l'accoglienza dei poveri (in aumento) non si è mai fermata, ma si è trasformata. Lo stesso vale per l'evento che va a sostenere concretamente il centro terapeutico che aiuta 500 bimbi malati all'anno: "Venite, tutto è in sicurezza"

Cancellata l'edizione di primavera per l'emergenza del Covid-19 si è fatto di tutto per tornare oggi a sostenere la causa che, attraverso un appuntamento considerato ormai "mondano" e gettonatissimo per tutti i bolognesi (filantropi, modaioli e curiosi) riesce ad assicurare a 500 bambini malati le cure necessarie (nel corso di un anno). Le instancabili volontarie, il cui lavoro di mesi e mesi si è svolto in piena sicurezza, non si sono mai date per vinte e hanno fatto di tutto per aprire i battenti della venticinquesima edizione del mercatino di beneficenza "Vintage e non" promosso da Antoniano. 

Prenotazioni, distanziamenti e più giorni di vendita: ecco il uovo Vintage

Cosa è cambiato? Come è stato ripensato il mercatino storico per Antoniano Insieme? Lo spiega Raffaella Rangoni (presidente dell'associazione fino al 2015) che oggi sta dietro al plexiglass a gestire la cassa: "Un'edizione con il freno a mano, ma che segna il 25mo traguardo e la grande voglia di superare uno per uno gli ostacoli che ci siamo trovate davanti. Ed eccoci qui con misuratori di temperature, gel, sanificazioni continue, distanziamenti, prenotazioni (non obbligatorie ma consigliate), ma comunque con una gran voglia di portare a casa il risultato". E il risultato è quello di garantire il supporto necessario al Centro Terapeutico Antoniano Insieme, che dal 1981, propone percorsi di riabilitazione, benessere e prevenzione per i bambini in età evolutiva e, grazie al supporto di operatori specializzati, accompagna le mamme e i papà per tutto il periodo di terapia dei loro piccoli. Nel 2019, grazie al solo mercatino, sono state fatte 900 ore di visite ai bambini. 

Torna il mercatino del vintage dell'Antoniano versione anti-Covid

Gucci, Prada, Roberta di Camerino: sono solo alcune delle griffe che si trovano sugli scaffali di via Guinizzelli fino al 15 ottobre e tutti i capi esposti (che vestono uomo/donna/bambino/accessori/oggettistica) vengono selezionati e sanificati per poi essere messi sugli stand, molto distanziati per evitare assembramenti: "Quest'anno niente camerini per la prova, non oltre 12 persone alla volta all'interno dei nostri saloni (la merce è distribuita su tre piani) e raddoppiano le giornate, che da 4 diventano 8, con assortimenti nuovi ogni giorno. - spiega Raffaella, da dietro la sua mascherina - Noi volontarie ci turniamo come sempre e siamo a disposizione sempre 'mascherate', il che rende il lavoro un po' più faticoso, ma  tutto sopportabile. Devo dire che le persone si comportano responsabilmente e che ad oggi non abbiamo avuto alcun problema. Invitiamo però più persone possibile e sostenerci in questo modo che è anche divertente perchè è così che potremo aiutare ancora tanti genitori in difficoltà". 

Un giro al mercatino dell'Antoniano: ecco cosa c'è - VIDEO

Annarosa Colonna, Neuropsichiatra Infantile, è il Direttore Sanitario di Antoniano Insieme ed è lei a spiegare che in fondo la disabilità nasconde un mare infinito di opportunità, di talenti, di capacità, di potenzialità che vanno assolutamente portate alla luce: "Su questo presupposto si basa il mio lavoro al Centro Terapeutico Antoniano Insieme e speriamo che nonostante tutto anche questa volta si possa contare sulla generosità dei tantissimi bolognesi che attraversano queste sale ogni anno ci danno la possibilità di aiutare tanti bambini e tanti genitori alle prese con patologie diverse". 

La sfida di oggi è continuare a stare vicini ai bisognosi senza "toccarli"

Il clima in Antoniano è positivo, ma sono tanti i timori che sono stati scansati via via, a partire dalle priorità per aiutare i poveri (la povertà, ricordiamolo, non è solo economica) per arrivare all'evento di questi giorni: "Abbiamo da subito riformulato la nostra mensa trasformandola in una consegna di pasti d'asporto e cambiato il contatto da fisico a telefonico per continuare a garantire vicinanza - fanno sapere da Antoniano - mentre nel frettampo si lavora duro per la nuova edizione dello Zecchino d'Oro (qui l'intervista che racconta come sarà)". 

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