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Cronaca

Bologna arancione scuro, scuole chiuse e attività ferme: "Riconosciuti con urgenza congedi parentali e indennità"

Così fa sapere il governatore Bonaccini che si appella ai cittadini: "Stiamo affrontando l'inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora"

Stamattina il governatore dell'Emilia Romagna si accinge a firmare la nuova ordinanza per estendere a tutti i comuni della Città Metropolitana di Bologna, la zona arancione scuro, già in vigore nei 10 comuni dell’imolese e nei 4 confinanti del ravennate.

Un provvedimento preso di comune accordo con i sindaci, ha rpecisato il presidente Stefano Bonaccini, spiegando che si è arrivati alla stretta perchè "nell'area bolognese nelle ultime settimane i casi positivi stanno crescendo a un tasso quasi tre volte superiore alla media nazionale. Il virus viaggia soprattutto tra giovani e giovanissimi. Anche i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva crescono". Dunque, sottolinea il governatore, le nuove misure sono indispensabili, soprattutto di fronte a varianti del virus che comportano una diffusione più estesa e più veloce.

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Scuole chiuse a Bologna: urgenza congedi parentali

Il passaggio all'area arancione rafforzata comporterà non solo lo stop ad alcune attività (qui tutto ciò che sarà consentito e non) la chiusura delle scuole (ad eccezione di nidi e materne) a partire dal primo marzo. Si apre così la problematica dei bambini che restano a casa in Dad e dei congedi parentali per poter far fronte alla situazione. Mentre il mondo dell'istruzione già si prepara a scendere in piazza contro la didattica a distanza, Bonaccini ha portato all'attenzioen del Governo la problematica.

 "Sono stato a Roma - ha spiegato il governatore - per confrontarmi con il Governo sulle nuove misure che saranno adottate e per chiedere che vengano riconosciuti con urgenza i congedi parentali: non si possono lasciare le famiglie con figli piccoli senza risposte. Le risposte ricevute su questo punto sono positive, così come le misure di indennità che si stanno preparando con il prossimo decreto ristori. Stiamo affrontando l'inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo terribile virus".

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La corsa alla zona arancione rafforzata , come spiegato da Bonaccini, è stata dettata dai numeri registrati nell'ultimo periodo. Nel mese di febbraio l’incremento dei casi è stato del 16%, con un tasso standardizzato per 100mila abitanti del 340.3 (contro quello italiano di 140), cresciuto in modo esponenziale. In particolare, nella settimana dall’1 al 7 febbraio si sono registrati 200 casi per 100mila abitanti, saliti in quella successiva (8-14 febbraio) a 253, per arrivare a 340 casi ogni 100mila abitanti nella settimana dal 15 al 21 febbraio, con la variante inglese predominante nel territorio.

I contagi nei comuni

Zona arancione scuro: pressione sugli ospedali preoccupa

Anche sul fronte delle strutture ospedaliere, la situazione registra una crescente pressione: se l’11 febbraio erano 556 i pazienti ricoverati nella rete ospedaliera metropolitana, la settimana successiva sono passati a 646, per arrivare a 754 di oggi. Così dall'Ausl l'avvertimento: "Con l'attuale ritmo di crescita, la corsa del covid a Bologna potrebbe portare nel giro di poche settimane ad avere fino a mille ricoveri negli ospedali, a fronte di 646 posti letto oggi in dotazione". Paolo Bordon, direttore generale dell'Azienda sanitaria bolognese fa notare: "Maggiori restrizioni alla circolazione delle persone per limitare la diffusione del virus e proteggere, in particolare, le classi di età che in questo momento registrano i dati più alti di diffusione del contagio e, contemporaneamente mettere in sicurezza la rete ospedalier sono queste le tre direttrici principali che, dal punto di vista sanitario, motivano l'ordinanza regionale". L'andamento della pandemia, fa notare il direttore generale Ausl, "ha fatto registrare, nella settimana tra il 15 e il 21 febbraio, un'incidenza di 340 casi ogni 100.000 abitanti, con una crescita costante osservata dall'inizio del mese, che si era aperto con un tasso di 200 casi ogni 100.000 abitanti". In questo quadro, sottolinea Bordon, "la classe di età che maggiormente ha registrato i più alti livelli di contagio è quella compresa tra 11 e 13 anni, con un tasso di incidenza di 535 casi ogni 100.000 persone".

Bologna arancione scuro. L'appello del sindaco: "Limitare spostamenti"

"Abbiamo condiviso oggi una misura necessaria e per questo ringrazio tutti i sindaci – afferma il Sindaco di Bologna e della Città metropolitana Virginio Merola - Lo abbiamo fatto sulla base di dati scientifici e di numeri precisi che ci ha fornito l’Azienda Sanitaria". Così ieri ha commentato il nuovo provvedimento l sindaco metropolitano, Virginio Merola, che ha voluto rivolgere un appello ai cittadini chiedendo di "limitare il più possibile gli spostamenti, di muoversi nel rispetto dell’ordinanza che vieta di andare in altre case, da parenti o amici, se non per casi di necessità, di tornare ad andare a far la spesa un solo componente per famiglia". 

"È un provvedimento limitato nel tempo - specifica il primo cittadino -che siamo convinti darà risultati e chiedo di affrontarlo con lo spirito di responsabilità che la grandissima maggioranza dei cittadini ha avuto fino ad adesso. Le vaccinazioni stanno proseguendo e rappresentano la vera via d’uscita dall’emergenza sanitaria. Ma adesso è necessario fermare una curva che preoccupa”.

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