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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Primo giorno in arancione scuro: ieri ultima uscita, parchi affollati

Comitive di ragazzi fino al parco Cavaioni. Da oggi e fino al 14 marzo (salvo proroghe) scuole elementari, medie e superiori chiuse, divieto di uscire dal comune e spostamenti ridotti all'osso

Inizia da oggi un nuovo periodo di 'deserto' per la provincia di Bologna. Da mezzanotte infatti è entrata in vigore l'ordinanza regionale con la quale il presidente Stefano Bonaccini ha disposto, d'intesa con il sindaco metropolitano Virginio Merola, una zona arancione scura per tutta la provincia, fino al 14 marzo.

Il giro di vite si è imposto dai fatti, e cioè dall'aumento dei contagi degli ultimi giorni, con i dati che mostrano un inizio di tendenza preoccupante, tale da fare salire un Rt (indice di diffusione) a 1,29, vale a dire sopra la quota fatidica 'rossa' di 1,25. Quindi da oggi spostamenti limitati all'osso, anche se con i negozi aperti, mentre da lunedì tutte le scuole tranne nidi e asili, andranno in dad al 100 per cento.

Quella in atto, del resto, sarà verosimilmente la nuova tendenza al confinamento preventivo dell'epidemia da parte del governo Draghi, di intesa con il Cts. Oltre ai colori nelle regioni -impianto che resta in vigore- si affiancheranno misure spot per province o comuni interessati da focolai o aumenti anomali, prima cioè che il virus faccia salire gli indici anche a livello regionale.

Bologna da oggi in arancione scuro, bolognesi divisi sulle nuove restrizioni | VIDEO

un simile impianto fu adottato già durante la prima ondata, per un breve periodo, abbandonato in fretta quando poi l'epidemia esplose del tutto. Ora la situazione è però parzialmente diversa, con il sistema sanitario forte di un'esperienza accumulata in un anno di lotta alla pandemia e in grado di reagire meglio alle accelerazioni del contagio, anche se solo fino a un certo punto. Proprio per questo, nel mix di chiusure a vari livelli, si spera di contenere la diffusione e riabbassare l'indice di contagio senza fare scattare chiusure generalizzate, con ripercussioni economiche ancora più gravi di quanto già non siano.

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E come è naturale e prevedibile, alla vigilia del passaggio alla zona arancione scuro di Bologna, il parco dei Giardini Margherita, il più grande e importante in città, è stato letteralmente preso d'assalto da centinaia di persone, soprattutto giovani e giovanissimi.

Complice anche il bel tempo e le temperature miti, infatti, in tantissimi hanno sfruttato l'ultimo giorno di zona gialla per potersi incontrare al parco. Nel grande prato a ridosso dei campi da basket quasi tutti sono senza mascherina, divisi in gruppi che vanno da poche persone a qualche decina.

I giardini Margherita non sono stati i soli a essere frequentati: anche in altre aree verdi e fino al parco Cavaioni, in piena zona Colli, in tanti hanno simbolicamente dato addio alla libera uscita, in attesa che le cose migliorino.

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