Morte di Armando Gasiani: la camera ardente al Parri
Merola: "E' riuscito a sopravvivere trasformando un dolore a lungo vissuto nel privato in forza del racconto"
Sarà allestita e aperta domani, martedì 13 luglio, dalle 16 alle 17.30 la camera ardente per l'ex partigiano deportato Armando Gasiani, già presidente onorario Aned, morto venerdì 9 luglio a 94 anni. La sala per lasciare l'ultimo ricordo sarà quelle dell'ex refettorio dell’Istituto storico Parri di Bologna (via Sant’Isaia 20).
Alle 17.30 è prevista una cerimonia di congedo con interventi, tra gli altri, del Sindaco Virginio Merola, dell'assessore della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo, della presidente di Anpi Anna Cocchi, dei rappresentanti di Aned Fabrizio Tosi (presidente della sezione di Bologna) e Mauro Borsarini. Sarà presente il civico Gonfalone.
Il Sindaco di Bologna Virginio Merola ha ricordato Gasiani all’inizio della seduta del Consiglio comunale:
"Armando Gasiani ci ha lasciato ma la sua testimonianza vivrà per sempre -ha ricordato il sindaco- Rendo omaggio a una grande persona, un uomo che ha attraversato le tenebre del Novecento ed è riuscito a sopravvivere trasformando un dolore a lungo vissuto nel privato in forza del racconto".
Gasiani, nome di battaglia «Bolero», classe 1927, iniziò ad avvicinarsi alla Resistenza tra il '43 e il '44. Proprio alla fine del '44, a 17 anni, insieme con il fratello Serafino (non sopravvissuto) e con centinaia di persone venne rastrellato dalle truppe naziste. Deportato nel campo di concentramento di Bolzano e poi a Mauthausen (Austria), Gasiani rimase internato fino al 6 maggio 1945. Ne seguì un lungo periodo di silenzio sui fatti occorsi, fino all'inizio della collaborazione con gli istituti scolastici per tramandare l'esperienza storica ai ragazzi di quanto vissuto.