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Dalle case popolari, a Villa Inferno: il giro della 'coca' con messaggi in codice legati alla ristorazione. In arresto anche Cuomo jr |VIDEO

Cuomo jr tra gli arrestati. Si spacciava negli androni degli alloggi Acer, ma era prevista anche la consegna a domicilio. Alcune ragazze entrate nell'indagine "Vila Inferno" risulterebbero tra i clienti. Oltre 700 cessione di stupefacenti registrate

Saffi è la 'loro zona' e così un altro esponente della famiglia Cuomo finisce all'attenzione delle forze dell'ordine perchè coinvolto nell'operazione  dei carabinieri denominata "Bazar", che vede ha smantellato il "quadrilatero dello spaccio" . Operazione che prende il via come filone d'indagine da "Villa inferno", ovvero la casa teatro di festini a base di droga, frequentati anche da ragazzine minorenni, che vede imputate 15 persone

11 le misure cautelari con tre italiani in manette, tra i quali anche Danilo Cuomo, figlio di Ciro, da luglio ai domiciliari  per bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, atti persecutori, ricettazione e autoriciclaggio. Risponde anche di estorsione, perchè secondo le accuse avrebbe aggredito i clienti per essere pagato. 

Quadrilatero della droga, oltre 700 cessione di stupefacenti 

Si spacciava negli androni degli alloggi popolari, ma era prevista anche la consegna a domicilio e alcune ragazze entrate nell'indagine "Vila Inferno" risulterebbero tra i clienti. 

"Abbiamo approfondito le responsabilità in ordine alla cessione di sostanze stupefacenti a carico di una delle ragazze amiche di una delle vittime principali di Villa Inferno rispetto al suo canale di approvvigionamento della sostanza stupefacente del tipo cocaina", ha detto ai cronisti Michelangelo Lobuono, comandante della compagnia Bologna centro.

All'interno del "quadrilatero" da Porta San Felice, alle vie Casarini, Malvasia, dello Scalo e Pier de Crescenzi, i carabinieri sono riusciti a documentare oltre 700 cessione di stupefacenti (principalmente cocaina e hashish) e numerosi episodi di estorsione: "Si muovevano nei caseggiati Acer usando anche diversi punti di incontro - anche se quello preferito era - un giardino. Gli scambi quindi le cessioni avvenivano brevi contatti telefonici in cui veniva utilizzato un linguaggio criptico con riferimenti soprattutto al mondo della ristorazione" continua Lobuono.

Libera: "Clima di paura"

Dopo l'arresto di Ciro Cuomo, Libera Bologna aveva raccontato in un video la situazione di via Saffi: "Ci siamo stati decine volte nei mesi scorsi e quello che è emerso sempre con forza – raccontano dall'associazione che lotta contro le mafie – è il clima di paura e a volte di omertà che si respira. È un aspetto che ci fa molto riflettere sulla presenza della criminalità a Bologna e che stiamo cercando di far emergere". 

Il sindaco: "Ora recupero caseggiati e i cortili"

Matteo Lepore è tornato sul progetto di ristrutturazione del comparto. "I lavori sono già partiti, per 5 milioni di euro: serviranno per recuperare i caseggiati e i cortili del rione popolare, abbattendo una volta per tutte la vecchia palestra diroccata nel cuore del quadrilatero".

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