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Cronaca

Asia Usb in presidio permanente contro uno sfratto: "Buttata una famiglia in strada"

Nella nota si criticano anche le modalità con cui è stato sgomberata la famiglia, che aveva occupato "per necessità, perché non aveva altre soluzioni"

Asia-Usb in "presidio permanente" a Palazzo D'Accursio, sede del Comune di Bologna, dopo "lo sgombero forzato, avvenuto questa mattina- scrive il sindacato in una nota e sulla propria pagina Facebook- di una famiglia con quattro minori" che aveva occupato una casa Acer. Finora, attaccano da Asia-Usb- precisando che non intendono andarsene dal Comune "finché non si trova una soluzione"- i Servizi sociali "non hanno trovato nessuna soluzione".

Ora come ora, allargano le braccia, "la soluzione sarebbe quella di dormire per strada". Inevitabile l'attacco all'amministrazione, che secondo Asia-Usb "di fronte ad una famiglia che ha sgomberato, sapendo che in città non c'è neanche una soluzione abitativa, ora chiude ogni forma di dialogo: dove sono il sindaco e gli assessori competenti? Dov'è la vicesindaca con delega alla Casa Emily Clancy?", accusa la sigla di base.

Nella nota si criticano anche le modalità con cui è stato sgomberata la famiglia, che aveva occupato "per necessità, perché non aveva altre soluzioni": infatti, affermano da Asia, nello sgombero sono stati impegnati "più di 30 vigili e agenti di Polizia, con la grave assenza dei Servizi sociali", che "hanno fatto uscire la famiglia proponendo una stanza di albergo temporaneo per pochi giorni per madre e minori a Ferrara".

Soluzione "inaccettabile, senza garanzie e che avrebbe tolto ai bambini la possibilità di andare a scuola", chiosa la sigla di base, secondo cui, dal momento che "la responsabilità dell'emergenza abitativa e della totale mancanza di soluzioni temporanee e definitive è dell'amministrazione comunale", ora l'emergenza casa "deve essere affrontata con responsabilità e risorse".

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