Troppe assenze Covid nei nidi, Comune corre ai ripari e mette a tempo pieno 100 educatori
Manovra di emergenza di Palazzo D'Accursio, dopo che gli organici sono stati falcidiati dai positivi. Ara: "Soluzione fino a fine anno, ma serivrà progetto nel lungo periodo"
Troppi educatori malati per Covid, e così il Comune ne potenzia il contratto. Saranno circa un centinaio tra dadi e dade dei nidi pubblici bolognesi a passare dal part time al full time, fino alla fine dell'anno. Da febbraio via al Piano di potenziamento per superare la carenza di personale in nidi e scuole dell’infanzia comunali fino alla fine dell’anno scolastico
La novità andrà a regime il mese prossimo fino alla fine dell'anno scolastico, per venire incontro alla copertura degli orari dei nidi, già fiaccati dalle numerose assenze per malattia dovute alla variante Omicron del Covid. L’amministrazione comunale aveva già deciso di chiudere i nidi alle ore 16.30 per tutto il mese di gennaio, sospendendo quindi il servizio cosiddetto prolungato, ma ora si è resa necessaria una ulteriore svolta.
“Il potenziamento di organico – spiega l’assessore Ara - viene attivato sul nido perchè qui è collocato il maggior numero di personale con contratto part time, attivato per gestire le misure organizzative previste dai protocolli covid. Molto importante anche il fatto che grazie a questo progetto circa 100 i dipendenti avranno la possibilità di passare ad un contratto full time e dunque una buona opportunità di miglioramento della loro posizione lavorativa”.
“Alcune delle criticità rilevate sul progetto di potenziamento da parte delle organizzazioni sindacali -continua Ara - sono state superate nel corso del confronto svolto in questi giorni e il progetto è stato migliorato in più parti grazie ai contributi raccolti nell’ambito di tale confronto. Sappiamo che la discussione sul personale per servizi dell’amministrazione comunale così importanti, è complessa e parte da molto lontano. Quindi siamo consapevoli che questa è una proposta per terminare con serenità l’anno scolastico in corso, garantendo alle famiglie un servizio importante. Sul personale dei servizi 0-6, che rappresenta ben un quarto dei dipendenti del Comune di Bologna, occorre tuttavia una progettualità di medio e lungo periodo che preveda innanzitutto la risoluzione della carenza strutturale degli insegnanti della scuola dell’infanzia a livello nazionale intervenendo sul sistema formativo universitario, perché l’insufficienza di personale con il titolo di studio richiesto soprattutto nella scuola d’infanzia è un dato di sistema. E anche da parte del Comune con un piano di assunzioni che metteremo in campo nei prossimi anni e un ulteriore impegno sulla riduzione della precarietà.
Nei prossimi mesi – conclude Ara – continueremo il confronto con i rappresentanti dei genitori, i sindacati, il Consiglio comunale e le operatrici e gli operatori dei servizi zero-sei, che ringrazio per l’impegno in questi mesi difficili.”