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Cronaca Casalecchio di Reno

Festa per il pride all'asilo di Casalecchio, FI: 'Fatto di gravità assoluta'

Forza Italia chiede al sindaco "di sciogliere immediatamente ogni rapporto esistente con la Cooperativa e di procedere a nuovo affidamento"

"Il laboratorio dedicato al gay pride, posto in essere presso il centro estivo nell'asilo Arcobaleno del quartiere Meridiana, è un fatto di gravità assoluta". Lo scrive in una nota Erika Seta, Capogruppo Forza Italia di Casalecchio di Reno e Consigliera metropolitana. 

L'asilo, gestito dalla cooperativa Dolce, che opera in città da un trentenno e si occupa, oltre che dell'infanzia, di minori e disabilità, è finito nell'occhio del ciclone per aver dato vita a una 'festa arcobaleno', sembrerebbe senza il consenso dei genitori. 

Forza Italia chiede dunque "di sciogliere immediatamente ogni rapporto esistente con la Cooperativa Dolce e l'asilo Arcobaleno e di procedere a nuovo affidamento" e "un'assunzione di responsabilità da parte del Sindaco, che in Consiglio comunale ha parlato di "approccio inclusivo" in tuttele scuole "abbiamo bimbi figli di coppie omogenitoriali e la formazione culturale deve essere a tutto campo. In questo caso la Dolce gestisce un servizio di cui non abbiamo responsabilità educativa. Certo che una festa tipo gay pride per bambini di quell’età è difficilmente comprensibile". 
PEr Sta invece si tratta di "totale assenza di buon senso, di coordinamento nelle attività, che comunque assumono una caratteristica di parascolastiche essendo svolte all'interno di una struttura di asilo nido con continuità rispetto ai temi scolastici, la lesione normativa nell'assenza totale di un consenso informato dei genitori, il rischio pedagogico di creare, in bambini piccoli, una pericolosa confusione" quindi gli asili non dovrebbero "in alcun modo permettersi di svolgere attività dal contenuto cosi controverso e delicato con una leggerezza sconcertante, nella convinzione che tutto sia concesso senza alcuna regola e riflessione antecedente. L'inserire un tema caldo nel dibattito sociale e politico, in un contesto di bambini 0-5 anni, significa inserire a gamba tesa un contenuto politico all'interno di una struttura educativa, rompendo ogni relazione di fiducia col territorio. Ciò, di conseguenza, rende nulla la base di ogni rapporto esistente con la Cooperativa Dolce, da cui le educatrici dipendono". 

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