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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morto dopo cena avvelenata: il figliastro condannato a 30 anni

Si chiude così il primo capitolo giudiziario per il ragazzo ventenne accusato di omicidio e tentato omicidio

Condanna in primo grado a 30 anni per Alessandro Leon Asoli, accusato di omicidio e tentato omicidio nei confronti rispettivamente del patrigno Loreno Grimandi e della madre Monica Marchioni, quest'ultima però sopravvissuta.

La sentenza in Corte d''assise a Bologna è arrivata dopo tutta la giornata di ieri passata in camera di consiglio. La pm Rossella Poggioli aveva chiesto l'ergastolo per l'omicidio e 18 anni per il secondo delitto imputato al figlio ventenne. Sul piano pecuniario, la corte ha disposto un risarcimento da 500mila euro alla madre della vittima e 750mila di provvisionale per la madre dell'imputato.

Penne al salmone letali

I fatti risalgono a più di un anno fa, in un appartamento alle porte di Casalecchio. Il 15 aprile 2021 -questa la ricostruzione appurata nel procedimento- Asoli aggiunge alla cena da lui preparata una sostanza acquistata su internet con la carta di credito della madre, il nitrito di sodio. Il piatto, delle penne al salmone, risultarono da subito indigeste alla madre, che ne addentò solo qualche forchettata, mentre il padre -forse nel tentativo di non mortificare il figliastro- finì tutto il piatto, ma poi si sentì molto male, fino alla morte. La madre del ventenne, dopo aver intuito quanto aveva compiuto il figlio, si rifugiò da una vicina, mentre il ragazzo venne rintracciato a casa dei nonni. Nonostante la piccola quantità ingerita, Marchioni rimase in ospedale per quasi un mese.

VIDEO | Omicidio Casalecchio, il racconto del Comandante dei Carabinieri

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