Casa di riposo via Saliceto: "Risultati covid difformi", si indaga sulle cause
La struttura fa registrare la positivizzazione di altri sei operatori
“Proponiamo una procedura di audit per stabilire, con soggetti terzi, al di sopra di ogni sospetto e utilizzando metodiche accettate dalla comunità scientifica a livello internazionale, perché gli esiti delle misure adottate nella gestione dell’emergenza COVID nella CRA di Via Saliceto presentino scostamenti così significativi rispetto ai risultati raggiunti nelle altre CRA di ASP, a parità di tempestività di intervento e di omogeneità di approccio alla gestione della crisi pandemica". Così l’Amministratrice Unica di ASP Bologna Rosanna Favato durante l’audizione odierna della Commissione Sanità del Comune di Bologna.
L’Audit proposto è una procedura di verifica, comunemente utilizzata in ambito sanitario e socio-assistenziale a livello internazionale, e rappresenta lo strumento più qualificato ed autorevole da mettere in campo in questo momento.
La struttura di via Saliceto era finita sotto esame per l'alto numero di contagi, tra ospiti e operatori, dove si susseguono i rientri degli ospiti dagli ospedali insieme alla rilevazione di un notevole numero di ospiti negativizzati, ma che ciononostante fa registrare la positivizzazione di altri sei operatori.
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“Qualcuno potrà sorprendersi per questa proposta -continua l’Amministratrice di ASP- ma ritengo sia l’azione decisiva per operare con metodiche scientifiche ben precise, utilizzate tanto a livello ministeriale quanto a livello internazionale, perché siamo i primi a voler capire quanto è accaduto. Quando leggo che a fronte di precise domande da parte dei familiari sono arrivate solo “risposte vuote” non si afferma il vero. Le risposte ci sono state: puntuali e circostanziate. Sempre. Penso quindi che un audit clinico sia un passo doveroso anche pensando al futuro: dobbiamo avere gli elementi per decidere quale potrà essere il modello delle CRA di domani. Residenze dove gli anziani possano vivere in sicurezza, ma senza venir meno ai requisiti di socialità e di vita in comune (unica risposta contro l’isolamento e la solitudine) che queste strutture devono avere.”
"Questo tipo di iniziativa, che ho personalmente incoraggiato, va letta come strumento di trasparenza per ricostruire una vicenda strettamente legata alla vita dei nostri anziani, al dolore per chi ha perso un proprio caro e alle condizioni di lavoro degli operatori - spiega l'assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi – e credo che sarà importante avere anche un componente dell'audit che sia espressione delle famiglie colpite".