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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero del pasto, Pillati: 'Legittimo, ma non comprendo a pieno le ragioni'

Nessun tentativo di impedire ai genitori di aderire all'iniziativa ma "decisioni condivise. Chi ha la responsabilità deve garantire il regolare funzionamento della scuola, compreso il momento pasto"

"L'Amministrazione   comunale   considera   assolutamente  legittima  questa iniziativa   dei  genitori". Lo ha detto oggi in sede di Question Time l'assessore alla scuola Marilena Pillati, rispondendo alle domande di chiarimento da parte del 5 Stelle Marco Piazzo e di Michele Facci, FI.

Sussiste comune l'obbligo  di fornire il servizio di refezione, secondo Pillati "chi ha la responsabilità  del  funzionamento  delle  scuole,  e  cioè  i Direttori di Quartiere  nel  caso delle scuole comunali, i Dirigenti scolastici nel caso delle  scuole  statali,  devono  garantire  il regolare funzionamento della scuola  durante  l'intero  arco  della giornata, compreso il momento pasto, che,  ricordo,  si  svolge  in  diverse occasioni: il latte del mattino, il pranzo, la merenda".

Rispetto all'ipotesi di ostruzionismo denunciato dai genitori "non c'è stato alcun tentativo di impedire ai  genitori  di  aderire  all'iniziativa,  ma  la  giusta  attenzione  per garantire  ai  bambini  una  giornata tranquilla e serena all'interno della scuola. Gli  organizzatori  dell'iniziativa  hanno  ritenuto  che l'Amministrazione abbia  in  qualche  modo  cercato  di  limitare  invece  questa  libertà di espressione  dei  genitori. Non è così. Una cosa è chiedere rispetto per le proprie  iniziative,  altra cosa è pensare che altri possano non esercitare con  la  dovuta attenzione e responsabilità il proprio ruolo, che è quello, lo  ripeto,  di  assicurare  a tutti coloro che lo richiedono la regolare e sicura  fruizione  del  servizio,  ma anche il regolare funzionamento della giornata scolastica".

DIETE SPECIALI. Aspetti relativi alla salute di quei bambini  "che  usufruiscono  di  diete  speciali per motivi di salute, non è stato valutato possibile gestire in una situazione di sufficiente sicurezza modalità  miste  di  consumo  del  pasto, cioè prevedere che alcuni bambini potessero  consumare  il pasto portato da casa e altri il pasto fornito dal servizio  di refezione, questo ovviamente legato al fatto che le adesioni a questa iniziativa sono individuali. Gli  uffici  comunali  hanno  dato indicazioni esclusivamente rispetto alle scuole comunali, dove l'organizzazione del servizio nel suo complesso, come ho  già  detto, è nella responsabilità dei Quartieri, e voglio sottolineare anche  un  altro  aspetto,  il  servizio  ha  modalità di svolgimento molto diverse rispetto a quelle delle scuole statali".

SCUOLE STATALI E COMUNALI. "Mentre nelle scuole statali la distribuzione  dei pasti viene svolta dal personale di Seribo - ha detto Pillati - nelle scuole comunali  è  il  personale  collaboratore comunale che se ne fa carico. Per questa  ragione  nelle  scuole statali può essere più agevole per la scuola farsi  carico  della  distribuzione  del pasto alternativo, oltre che della vigilanza dei bambini interessati, impegnando il personale statale in spazi diversi  da  dove  si  consuma  il  pasto  fornito  da Seribo. Nelle scuole comunali  questo è molto più difficile per almeno due ordini di ragioni: il personale  collaboratore  è  impegnato nelle sezioni a distribuire il pasto consegnato  da  Seribo,  ed  essendo  l'orario  di  apertura  della  scuola
comunale,  sempre di 10 ore, superiore a quello delle scuole statali, anche le compresenze del personale docente durante il pasto nelle scuole comunali sono minori che in quelle statali" per quest'ultime "non sono state date indicazioni gestionali  in  quanto sono i Dirigenti scolastici a valutare le condizioni organizzative  più adeguate per un eventuale consumo di alimenti portati da casa.  In  ogni  caso il Comune né direttamente, né tramite il personale di Seribo  presente  nelle scuole, può farsi carico dell'organizzazione per il consumo  di un pasto portato da casa e  neppure delle responsabilità che ne derivano".

LA PROTESTA. "Non comprendo a pieno  le  ragioni.  Voglio  ricordare in quest'aula che da diversi mesi la Commissione  mensa  cittadina  sta  lavorando  attivamente, anche grazie al prezioso  contributo  dei  genitori,  ha  prodotto  risultati  importanti e concreti sui contenuti futuri del servizio e non solo. Voglio ricordare che la  Commissione  è stata costituita su proposta di questa Giunta, approvata in  Consiglio  comunale,  e  dunque  questa Amministrazione non vuole certo sottrarsi  al confronto e al contributo dei genitori sul tema della qualità del servizio dei pasti consumati a scuola. Abbiamo  condiviso i contenuti dello sviluppo futuro del servizio con tutte le  diverse  componenti  della Commissione mensa cittadina che, proprio per sue  le  finalità,  sono  molteplici:  ci sono genitori, insegnanti, l'AUSL oltre che Seribo. Abbiamo  condiviso  la necessità di costruire al più presto un nuovo centro pasti,   che   è   già   nel   piano  investimenti  2014,  e  di  aumentare significativamente  i  prodotti  biologici in linea con la legge regionale, che potrà essere recepito nel prossimo contratto. Voglio  anche  sottolineare  che  alcuni  elementi  di  novità  discussi  e condivisi  nell'ambito  Commissione  mensa  cittadina  sono già in corso di introduzione:  penso  alla  sostituzione  della  stoviglieria a perdere con quella   in  ceramica  e  alle  novità  che  riguardano  i  menù,  la  loro composizione  e  l'uso  di  singoli  prodotti.  Dal  mese  di marzo vengono proposti menù nuovi in tutti i centri di produzione pasti, con abbinamenti, frequenze e un equilibrio tra i diversi nutrienti maggiormente in linea con quelli  previsti  dalle linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia-Romagna.  Questo  lavoro,. lo voglio sottolineare, è stato condiviso con  i  genitori e i tecnici del Dipartimento Igiene e Nutrizione dell'AUSL di  Bologna. Con i genitori abbiamo, dunque, condiviso in quali direzioni è necessario  modificare  i contenuti del servizio e l'Amministrazione non ha affatto  cambiato idea, si è impegnata ed è al lavoro per realizzare quanto è stato condiviso".

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