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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

Bologna capitale del libro, Lucarelli lancia l'associazione degli scrittori bolognesi: "Faremo anche un festival"

Perché farsi la guerra se insieme si possono fare grandi cose? La pensano così gli scrittori felsinei da oggi riuniti sotto l'associazione Scri.Bo e tutti assolutamente d'accordo sulla carenza di iniziative sulla lettura

Gli scrittori bolognesi sono tornati. Lo annunciano con un acronimo che raccoglie la bella eredità di Stefano Tassinari (la prima congregazione di 'penne' locali nata circa trent'anni fa si chiamava Gruppo dei 13) e che è il nome dell'associazione appena fondata: Scri.Bo. Ma anche sostenendo che la nostra città potrebbe diventare "capitale del libro" e magari ospitare anche un bel festival letterario che possa distinguersi da tutti gli altri, così come già lo stanno non solo immaginando ma anche progettando. Portavoce del progetto, insieme al collega Marco Girella, il presidente Carlo Lucarelli: "Bologna è una città nella quale la cultura ha un grande ruolo, ma è poco organica sulla scrittura e il libro, area nella quale manca un polo istituzionale. Tante cose le facciamo già, ma le facciamo da soli: vorremmo invece mettere insieme tutto e diventare un punto di riferimento istituzionale per poter parlare di scrittura e di libri a tutta la città. Siamo già una rete e ci incontriamo spesso. Ci proponiamo all'Università, alle biblioteche, ai musei, alle scuole, alle carceri e agli ospedali". Per il momento gli iscritti (si parla di Bologna e dintorni) sono una cinquantina. 

"Stefano Tassinari è stato il motore della nostra associazione. - ha voluto sottolineare l'autore Lucarelli - Quando è venuto a mancare, ci siamo (e mi sono) addormentati. Ma il momento del risveglio è arrivato e adesso cercheremo una sede che sia adatta per essere la nostra 'Casa della Letteratura' (come le Literature House d'Europa, ma anche come i luoghi nati a Roma e Torino) e anche di mettere in piedi un  Festival della letteratura a Bologna, con un tema ben preciso". La speranza del gruppo è che ciò possa avvenire entro l'anno, ma culle tempistiche (e sulla burocrazia) è meglio andarci cauti, così come chiarisce Girella. 

Il Comune di Bologna supporta il progetto: "Ne abbiamo bisogno, apriremo un tavolo"

"Abbiamo bisogno di esperienze collettive come questa. - ha spiegato Elena Di Gioia, delegata metropolitana alla Cultura, dando certezza di un sostegno da parte di Palazzo d'Accursio - Come amministrazione vogliamo esserci e c'è disponibilità a collaborare, perchè Bologna sia la città degli scrittori, del libro e degli artisti. Presto apriremo un tavolo per discutere del festival". A proposito della sede, Di Gioia spiega che la casa potrebbe anche essere non proprio una "casa" come la possiamo intendere, ma anche come un luogo policentrico, diffuso, non per forza coincidente con uno spazio, ma in una programmazione che sappia coinvolgere i luoghi interi della città.

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