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Cronaca

Denaro e fondi alle associazioni, il Comune avvia verifiche

Palazzo D'Accursio si appresta a varare una mappatura completa sulle risorse erogate alle libere forme associative

Il Comune di Bologna produrrà presto una vera e propria radiografia delle risorse erogate alle Libere forme associative (Lfa). Si prevede che i risultati siano disponibili entro la fine dell'anno, in tempo cioè per la discussione e l'approvazione del bilancio 2019.

Proprio nell'ambito del dibattito sul budget 2018, un anno fa, il tema si rivelò abbastanza 'caldo' a Palazzo D'Accursio creando qualche fibrillazione sia nel gruppo Pd che in Giunta. In quell'occasione, il Consiglio comunale prese posizione approvando un ordine del giorno che puntava a limitare la possibilità, per le Lfa, di accumulare più linee di finanziamento e sostegno da parte dell'amministrazione: in sostanza, l'odg prevedeva che chi riceve fondi dai 150mila euro che ogni anno vengono destinati direttamente alle Lfa poi non possa avere altre forme di contributo da parte di settori e Quartieri.

Un "palliativo", lo definisce oggi Raffaele Persiano (Pd), sottolineando che il tema più stringente in realtà è "sapere a fine anno quanti contributi ricevono le associazioni", così da poter compiere "scelte più mirate" evitando, in pratica, che ci siano realtà che ricevono più linee di sostegno e altre che restano tagliate fuori. Andando incontro a quell'odg, negli ultimi mesi è partito il lavoro di un "focus group" dedicato a ciò, spiega l'assessore al Terzo settore, Marco Lombardo, con l'obiettivo di "favorire non solo la tracciabilità delle risorse ma anche l'intersezione di dati diversi" che riguardano i vari pezzi della macchina comunale. La situazione di partenza infatti "è abbastanza complessa", spiega il dirigente Donato Di Memmo, aggiungendo che l'unica strada è "condividere un processo di rendicontazione".

La procedura definita in Comune prevede due fasi: una prima di "carattere ricognitivo e poi una seconda di carattere più valutativo- spiega il dirigente- che dica quali risultati sono stati prodotti sui singoli territori". Gli uffici contano di riuscirci già per le risorse del 2018, per poi ottenere una "maggiore precisione a partire da quelle del 2019- continua Di Memmo- così da costruire una fotografia dettagliata e completa di tutti i diversi canali di sostegno alle Lfa e dei vari soggetti che all'interno dell'amministrazione ne rispondono".

Si potrà, a quel punto, capire quanto riceve ogni associazione e perché, ma anche calcolare quanti contributi si investono nei diversi settori tematici. In merito all'annualità 2018, la raccolta dei dati è in corso "e, in vista della discussione a dicembre sulle risorse del 2019- conclude il dirigente- saremo in grado di fornire un quadro completo".

Da Persiano arrivano i "complimenti" alla Giunta, perché "dare strumenti di trasparenza è uno dei principali obiettivi del Comune". Intanto, rispondendo alle perplessità' sollevate da Francesca Scarano (Lega), Di Memmo assicura che le realtà man mano iscritte all'albo delle Lfa "sono esistenti, operative ed hanno uno statuto conforme ai regolamenti".

Ogni due anni si fa una "manutenzione straordinaria" dell'elenco e ogni associazione deve dimostrare di non aver perso i requisiti: nel 2017 circa 150-200 sigle sono state cancellate in questo modo e oggi sono 1.100 le Lfa iscritte. La presentazione delle proprie attività che le Lfa pubblicano su Iperbole, però, per Scarano è spesso "poco puntuale ed esaustiva". Spesso su questo c'è "sciatteria", conferma Di Memmo, ma la "vetrina" offerta su Iperbole non è un criterio per la permanenza nell'albo o per l'erogazione di risorse. (Pam/ Dire)

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