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Economia Castel Maggiore

Crisi e i suoi assurdi effetti. A Castel Maggiore vanno all'asta le strade

Via Pablo Neruda potrebbe diventare proprietà privata: l'impresa che l'ha costruita è fallita e il tribunale ha messo all'asta quel che rimane della sua attività. Il Pdl attacca: 'è colpa del Comune'

In tempo di crisi siamo stati abituati a vedere andare all'asta case - perchè i proprietari non riescono a fronteggiare le spese del mutuo - e aziende, tra cui anche marchi storici, perchè schiacciate dal mercato. Ma quello che ancora non era capitato, almeno ai bolognesi, è che all'asta finisse addirittura una via pubblica.

E' quello che è accade nel Comune di Castel Maggiore, dove il 31 gennaio il tribunale di Firenze metterà all'asta alcuni terreni, tra cui un tratto di via Pablo Neruda che porta alla nuova sede del Comune. A dare nota della vicenda quantomeno sui generis è il consigliere regionale del Pdl Galeazzo Bignami. Se qualcuno si presenterà all'asta con un'offerta, via Neruda potrebbe dall'anno nuovo avere un proprietario diverso da quello naturale, ovvero il Comune.

Come è potuto accadere? L'impresa che ha costruito le strade come 'sconto' degli oneri di urbanizzazione per la costruzione di altri immobili è fallita nel 1998: nell'ambito della procedura fallimentare il tribunale ha messo all'asta anche le strade.

L'AFFONDO DEL PDL. Questo perché - denunciano gli esponenti del Pdl - il Comune non avrebbe fatto l'atto di impegno che avrebbe trasformato strade e marciapiedi in proprietà comunali. Queste aree, in pratica, pubbliche lo sono diventate di fatto, ma non di diritto. Sulla carta appartengono ancora all'impresa fallita, e come tali possono, teoricamente, essere vendute per recuperare soldi dovuti ai creditori.
Secondo il Comune di Castel Maggiore sarebbe stato proprio il fallimento ad impedire di perfezionare il passaggio di proprietà, ma visto che sono state completate e messe al servizio della collettività devono essere considerate a tutti gli effetti parte del demanio comunale. "Ci affideremo ad azioni legali - ha fatto sapere il Comune - per tutelare l'interesse pubblico e evitare esborsi di risorse finanziarie della collettività".

 

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