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Cronaca Via San Savino

Attentato alla caserma dei carabinieri, filmati i terroristi in azione

3 uomini che armeggiando davanti alla'stazione dell'Arma Corticella. Poi il boato e la caserma danneggiata. Da queste immagini proseguono le indagini sul raid esplosivo che porterebbe con sè i tratti di un gesto anarchico

Tre persone con il volto travisato da passamontagna e bandana, vestiti di scuro, che armeggiano davanti alla stazione dell'Arma 'Corticella' di via San Savino per poi sparire nel nulla. Quindi il boato. L’esplosione. La Caserma pesantemente danneggiata dall’ordigno brillato (GUARDA IL VIDEO).

E’ quanto riprendono le telecamere di videosorveglianza installate sul posto e ora al vaglio degli inquirenti per dare un nome e un volto a quei tre personaggi che figurano nei filmati, autori dell’attentato che ieri notte ha scosso la città felsinea, ma non solo. Tante le reazioni della politica e poi l’arrivo del Premier Renzi in città per il suo comizio sul referendum, finito però con una visita sul luogo dell’esplosione per portare la propria solidarietà ai militari, finiti nel mirino. 

PISTA ANARCHICA. Chi ha guidato la mano dei tre soggetti? Ancora nessuna rivendicazione precisa all’indomani del raid esplosivo, ma subito tra le prime ipotesi si è fatta larga quella di un’azione a matrice anarchico-insurrezionalista.  
Intanto le indagini degli inquirenti proseguono a largo campo. Si cercano altri filmati utili, dalle telecamere della zona, che magari possano aver ripreso più distintamente gli attentatori o i loro complici e fornire qualche elemento in più per chiudere il cerchio. 
Si sta anche analizzando l'ordigno utilizzato - due taniche di benzina innescate da una miccia, con l’aggiunta di polvere pirica o simili. 

Esplosione alla Caserma dei Carabinieri di Corticella

ALFANO: 'SE LEGAME CON VISITA PREMIER, DIBATTITO POLITICO LIVELLI CONFLITTO ECCESSIVI.  Sul fatto è intervenuto anche Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa: "Siamo vicini ai carabinieri della stazione di Bologna Corticella per l'allarmante attentato di questa notte. È necessario fare chiarezza sulla matrice dell'episodio e una punizione esemplare per i responsabili. Anche se non ci sono stati gravi danni non è accettabile che si possano minare i nostri presidi di sicurezza". E aggiunge: "Se ci fosse un qualunque legame con la visita del premier oggi a Bologna sarebbe un segnale di come di il dibattito di questi giorni abbia raggiunto livelli di conflittualità eccessivi. In ogni caso dobbiamo abbassare i toni e affrontare con maggiore serenità un dibattito che riguarda il futuro di tutti, senza personalismi ma con la consapevolezza della responsabilità di mettere i cittadini nelle condizioni di sapere su cosa si sta votando".

PRECEDENTI. Negli ultimi tempi a Bologna c'erano stati sabotaggi incendiari all'Alta velocità, congegni inesplosi lasciati in uffici postali e sono state intercettate lettere con polvere, indirizzate a ditte che lavorano nei Cie: tutti 'segnali' di stampo anarchico che hanno destato preoccupazione, ma che però non avevano avuto l'impatto di quello che si è verificato nella notte in via San Savino. Non si ricorda un episodio del genere contro i militari, a Bologna. 

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