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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Navile / Via San Savino, 21

Attentato caserma carabinieri, scarcerato il presunto complice

C.R.M.T. era stato fermato lo scorso dicembre, in relazione all'attentato alla caserma dell'Arma in via San Savino, zona Corticella. Per lui un divieto di dimora

Scarcerato, con un divieto di dimora. Si è alleggerita la posizione di C.M.R.T., cittadino francese di 37 anni che secondo gli inquirenti, in sede di udienza preliminare, avrebbe sì partecipato alla fabbricazione di un ordigno esplosivo, ma non in relazione a quello fatto esplodere la notte del 27 novembre, davanti alla caserma dei Carabinieri di via San Savino, zona Corticella.

Difeso dall'avvocato Ettore Grenci, per C.T. sono venute meno le esigenze cautelari. Dopo circa tre mesi di detenzione, il giocoliere francese è uscito dal carcere, ma per lui è stato disposto comunque un divieto di dimora a Bologna. La Procura ha modificato la sua posizione dopo che la donna, con cui il 37enne avrebbe avuto una relazione, ha ritrattato le iniziali affermazioni di un suo avvicinamento alla galassia anarco-insurrezionalista, alla quale gli inquirenti attribuiscono la matrice dell'attentato, e da cui arrivò una felpata rivendicazione dell'atto dinamitardo. Secondo quando si apprende da un quotidiano locale, la donna sarebbe ora indagata per falsa testimonianza.

In sostanza, l'imputato rimane accusato di aver sì maneggiato e detenuto con altri un ordigno, ma non quello esploso in via San Savino. Proseguono invece le indagini per identificare i membri del commando che ha fisicamente piazzato un ordigno davanti alla caserma dell'Arma per poi farlo esplodere, le cui immagini sono state catturate dalle telecamere di sorveglianza esterne all'edificio.

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