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Cronaca

Atti persecutori e minacce nei confronti di moglie e amante: due arresti

Protagonisti due trentenni

Un 33enne e un 36enne, rispettivamente cittadino rumeno e cittadino italiano, sono stati arrestati dai carabinieri per condotte di violenza nei confronti di due donne. 

Nel primo episodio l'uomo è accusato di maltrattamenti. Tutto è emerso da una segnalazione per un uomo che stava prendendo a calci una porta di un appartamento alla Barca. Dentro l'abitazione, la moglie -trentenna anche lei- con i figli di uno e quattro anni. Dopo aver riportato a miti consigli il 36enne, i militari hanno ricostruito l'accaduto. L'uomo si era recato alla casa della suocera, dove la moglie si era rifugiata.

Ascoltata dai Carabinieri, la 30enne ha riferito di essersi rifugiata nell’abitazione bolognese della madre per sfuggire al marito, da cui nella decorsa serata era stata aggredita verbalmente e minacciata di morte durante l’ennesima lite per motivi di gelosia, scoppiata nella loro casa di Castel Maggiore.

Ieri, di rientro dal lavoro, il 33enne si è accorto che la moglie era andata via di casa e infuriato aveva iniziato a cercarla ovunque, rintracciandola poco dopo nell’appartamento della madre dove si era rinchiusa con i due bambini. La donna, ascoltata dai Carabinieri, ha riferito di una situazione che perdurava da tempo, nonostante non avesse presentato denuncia prima. L’atteggiamento minaccioso del marito all’indirizzo della moglie è continuato anche innanzi ai militari. A seguito dell’arresto, su disposizione della Procura della Procura della Repubblica di Bologna, il 33enne è stato associato alla Dozza.

Nel secondo episodio si è trattato appunto di un 36enne italiano, arrestato e denunciato poi per atti persecutori nei confronti di un’italiana 40enne, collega di lavoro. La donna ha riferito ai Carabinieri che il rapporto sentimentale era degenerato dopo qualche settimana, quando, in preda a momenti di gelosia, l’amante aveva iniziato a minacciarla con frasi del tipo: “Io ti rovino, vengo sotto casa tua e dico tutto a tuo marito! Tu non vivi più! Sei una stronza! Io ti distruggo!”.  

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Telefonate e messaggi non si sono mai fermati, nemmeno quando al donna, dopo l'ennesimo atteggiamento violento, ha deciso di fare denuncia. Mentre la 36enne deponeva l'accaduto, i militari si sono accorti in prima persone che l’uomo la molestava con messaggi e telefonate che la donna aveva messo in viva voce. Terminata la stesura della denuncia, i Carabinieri, al fine di tutelare l’incolumità della donna, hanno deciso di accompagnarla a casa, ove hanno notavano la presenza del 36enne ad attenderla, appostato dietro a un angolo della strada. Nonostante il ringraziamento rivolto ai Carabinieri, grazie ai quali la situazione non è potuta degenerare, il 36enne è stato arrestato e su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna associato alla Dozza.

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