Ondata di atti vandalici al Porto-Saragozza, parte la raccolta firme: "Chiediamo un consiglio aperto"
200 firme su un forum online e adesso la petizione cartacea. A seguito di una serie di segnalazioni di auto prese d'assalto (senza furti a quanto pare) i residenti hanno aperto un dialogo e chiedono soluzioni: "Pattuglie e telecamere"
Una petizione contro gli atti vandalici registati negli ultimi tempi nel quartiere Porto-Saragozza. La raccolta firme, arrivata dopo che in una chat di zona sono cominciate ad accumularsi segnalazioni da diverse zone del quartiere (via Zoccoli, via Zannoni, via Valeriani, Via delle Tofane e via Bellinzona) ha come obiettivo quello di attivare un consiglio aperto nel quale si possa discutere di soluzioni possibili. Telecamere e pattuglie, quelle ipotizzate dal gruppo.
"Bisogna fare qualcosa - spiega Isabella Sforza, una giovane residente (candidata al Quartiere Porto-Saragozza alle scorse amministrative sotto l'insegna di BFC - Bologna Forum Civico) e ne abbiamo avuto conferma dopo le 200 firme arrivate in pochissimo tempo su un form online che adesso è diventato vera e propria raccolta firme (sarebbero 580 ad oggi) al bar di via Zoccoli, una delle strade più colpite".
Ma di che si tratta? In cosa consistono questi attacchi vandalici e da quando e quanto si ripetono? "Si tratta di danneggiamenti alle automobili in sosta, tutte senza furto. Rompono i cristalli delle macchine e nella totalità dei casi che abbiamo sotto mano, non portano via nulla: una delle persone che ha subito il colpo aveva un computer, che è stato lasciato lì. Le segnalazioni ci fanno pensare a un paio di settimane di attività, ma chiediamo di farci sapere se ce ne sono stati anche prima e dove".
Qualche testimonianza? Persone sospette e modus operandi? "Nessun testimone al momento. Nessuno che ci ha detto di aver visto persone o movimenti sospetti, nessuno ha avvertito per tempo il rumore dei vetri andati in mille pezzi".
Quale pensate siano le soluzioni possibili? "Intanto vorremmo un consiglio di quartiere aperto per dialogare e poter migliorare la situazione del nostro quartiere. Pensiamo alla presenza di pattuglie delle forze dell'ordine dedicate, o magari delle agevolazioni fiscali da parte del Comune di Bologna, per l'acquisto e l'installazione di videocamere di sorveglianza messe a disposizione della Questura".