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Cronaca

Acqua, tariffe Hera in aumento: i bolognesi spenderanno fino a 10 euro in più

Nuovi rincari per i residenti a Bologna e Provincia: ad innalzare le spese mensili saranno le bollette di Hera. Il comitato 'Acqua bene comune' sul piede di guerra

Nuovi rincari in vista per le spese legate alla casa: dopo la reintroduzioni dell'Ici (ora Imu) che ha penalizzato i bolognesi più che gli altri connazionali, sotto le Due Torri bisognerà fare i conti pure con l'aumento delle bollette.

Infatti, se a giugno ci avevano detto che potevamo tirare un respiro di sollievo perchè la presidenza Ato aveva congelato le tariffe dell'acqua, ieri abbiamo appreso il contrario. L'aumento previsto, tradotto in termini di esborso per le nostre tasche, significa che spenderemo da cinque euro all'anno a testa per una famiglia di cinque persone a scalare fino a dieci euro all'anno per i single. A preannunciarlo ieri è stato l'assessore Luca Rizzo Nervo inconsiglio comunale: "Sono tutti rincari - ha spiegato - sotto il 10%", dovuti alle "errate previsioni relative ai volumi d'acqua venduti previsti nella convenzione in essere". 

In pratica, ha illustrato Rizzo Nervo, la previsione fissata dalla convenzione 2008-2012 era di 83,1 mmc/anno, ma solo nei primi due anni "sono stati consuntivati volumi venduti inferiori per 8,3 mmc" e ciò "ha comportato minori ricavi per la copertura dei costi di servizio per 31 milioni di euro". Dunque il Comune, per aggiornare la tariffa come prevede la legge e ripagare il debito verso il gestore, aveva davanti due strade: una restituzione graduale nel quinquennio o aumenti molto più consistenti riferiti alla solo annualità 2012, un'ipotes, quest'ultima, che avrebbe comportanto aumenti fino al 25%. Confermato anche il volume degli investimenti: circa 150 milioni per il quinquennio 2011-2015. Quattro le novità previste con l'aggiornamento che sarà approvato giovedì. "E' stata aggiornata in riduzione la previsione dei volumi venduti per il prossimo quinquennio per adeguarla ai consumi reali registrati negli ultimi tre anni", ha annunciato Rizzo Nervo, spiegando che "questo ha certamente effetto sulle tariffe ma evita principalmente la creazione di ulteriore debito e relativi interessi dal corrispondere al gestore". Introdotta anche una franchigia del 1,5% sui volumi venduti in più o in meno rispetto alla previsione sul quinquennio ed entro tale franchigia non vi sarà alcun conguaglio. Poi maggiore tutela verso le famiglie i cui costi domestici verranno salvaguardati "il più possibile", incrementando della sola inflazione programmata la prima fascia agevolata e prevedendo una tariffazione di favore per la seconda fascia agevolata e la fascia base, penalizzando, al contrario, i consumi non virtuosi con un incremento più sostanzioso per le due fasce di eccedenza. Terzo punto l'aumento dei contributi a favore dei redditi Isee più bassi che saliranno da 30 a 40 euro l'anno per le fasce 2.500 e 12.500 euro mentre la fascia più alta è stata aumentata da 7.500 euro a 12.500 euro per garantire un maggior possibilità di accesso al contributo. Infine la tariffa pro-capite sarà applicata anche agli studenti fuori sede regolarmente domiciliati "dietro presentazione di adeguata documentazione".

PROTESTE. Dopo l'annuncio degli aumenti, che interesseranno tutti i comuni della provincia di Bologna, monta sul piede di guerra il comitato 'Acqua bene comune', già in prima linea nei referendum di giugno. L'assemblea di giovedì, che ratificherà l'aumento, spiega il comitato, "é stata preparata e convocata senza nessun coinvolgimento dei cittadini e dei comitati referendari per l'acqua, nonostante ripetute richieste di confronto da noi fatte dopo l'esito referendario". E "le decisioni che si prenderanno non terranno in nessuna considerazione gli stessi esiti referendari". Una decisione ancora più grave perché "Ato5 è un organismo in scadenza tra 10 giorni perché entrerà in vigore la nuova Legge Regionale sugli Ato regionali" e dunque "un organismo che chiude alla fine dell'anno pregiudicherà scelte fondamentali come tariffe e piani di investimento per i prossimi cinque". Da qui la scelta di tornare in piazza "contro questo golpe". L'appuntamento è giovedì davanti ad Ato5 in via san Felice 25 a Bologna dalle 9.

 

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