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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Esposta a Bologna l'auto di Falcone | FOTO

Nell'anno del trentennale della strage di Capaci, i resti del veicolo "Quarto Savona Quindici" rimarranno esposti in Piazza del Nettuno fino al prossimo 27 marzo

“Bologna è una città di conoscenza, di studio e memoria. È una città che ha eretto le proprie istituzioni a partire da un impegno fondamentale: quello di tantissimi ragazzi che hanno scelto questa città come luogo di studio e di vita. Ogni dieci anni noi cambiamo un quarto della popolazione. Queste generazioni, negli anni, hanno saputo coltivare il valore della conoscenza che genera impegno e militanza. È molto difficile nel nostro paese portare avanti un ruolo attivo della memoria: non solo ricordare, ma far sì che gli eventi che feriscono la nostra società diventino motivo di impegno quotidiano. Questa è la stessa piazza che qualche anno fa ospitò duecento mila persone per ricordare le vittime delle mafie. Tra questi i nomi dei giudici Falcone e Borsellino e di tutti quelli che hanno perso la vita affinché la giustizia potesse essere affermata. Questa auto non sarà solo un monumento, ma un memoriale vivo. Bologna sa ricordare, e noi abbiamo bisogno che la verità e la giustizia migliorino la vita delle persone. Abbiamo bisogno di pace e di dialogo, perché è esattamente questo che le mafie vogliono cancellare. Noi a Bologna non siamo privi di infiltrazioni mafiose, dobbiamo dircelo. Stiamo per affrontare un periodo nel quale avremo importanti investimenti e per questo, insieme a tutte le forze dell’ordine, stiamo lavorando affinché gli appalti siano trasparenti. Bisogna erigere un muro davanti all’illegalità, ma il muro più grande siamo noi, le persone, che ogni giorno scelgono da quale parte stare”. Così Matteo Lepore, sindaco di Bologna, alla cerimonia in ricordo della strage di Capaci, arrivata quest’anno al suo trentennale. Per l’occasione, in Piazza del Nettuno, è stata esposta la "Quarto Savona Quindici", l’auto di scorta del giudice Falcone sulla quale viaggiavano Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Mafie, le parole di Tina Montinaro: “Questa guerra la vinciamo noi”

Proprio la moglie del caposcorta Montinaro, Tina Martinez, ha fondato “Quarto Savona Quindici”, associazione nata a Palermo con lo scopo di sensibilizzare sul tema delle mafie. “Abbiamo vinto noi. Ci hanno fatto tanto male – ha dichiarato Tina Martinez in un sentito intervento – ma abbiamo vinto noi. Abbiamo vinto perché ci sono tanti giovani che hanno deciso da che parte stare. Abbiamo vinto noi perché nonostante il contachilometri sia fermo a 100.287, quell’auto continua a girare l’Italia ancora oggi. Io sono fiera di mio marito: ha perso una battaglia, ma la guerra la stiamo vincendo noi. Io giro l’Italia per sensibilizzare i giovani, che devono essere migliori di noi: questo significa fare memoria. Solo se siamo uniti vinceremo questa battaglia”. Nata con il contributo della professoressa dell’Università di Bologna Stefania Pellegrini, presente all'evento, l’iniziativa prevede che l’auto rimanga esposta in Piazza del Nettuno fino al prossimo 27 marzo. 

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