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Cronaca

"Una 'motor-valley' in miniatura", dai modellisti una proposta alla città

Centinaia di modelli in scala di auto e moto, tutte fatte a mano, che raccontano la storia dei motori, e la richiesta di uno spazio per esporli. E' l'idea di Alberto Bonvicini, modellista per passione e professione: "Stiamo cercando un migliaiio di metri quadrati"

Circa 400 mdelli di moto e un migliaio di auto e camion in scala. Sarebbe la dotazione iniziale del progetto di un museo del modellino auto/moto, da ospitare a Bologna. L'idea è di Alberto Bonvicini, 39 anni, modellista per passione e per professione: creare un luogo dove ospitare un racconto dell'evoluzione dell'italia dei motori, con tanto di visite guidate, laboratori di modellismo statico per bambini, meeting di appassionati.

"L'idea è venuta al ritorno dall'installazione 'Gulliver's Gate', di New York, (una mega-opera in scala del vecchio continente)" riprende Bonvicini, che spiega: "Il progetto è questo: di tutti i capannoni con scritto 'affittasi', o quelli in disuso, perché non affidarne uno a un progetto che si occuperà di illustrare la storia dei motori, qui, a pochi chilometri dalla motor valley?".

L'appello di Bonvicini è chiaro: "Abbiamo bisogno di non meno di 1000 e non più di 2500 metri quadrati, dove esporremo modelli già pronti, in scala 1:8 per le auto -parliamo di auto lunghe circa un braccio- a 1:9 per le moto, fino al classico 1:43 dei modellini commericali.

Modellisti in cerca di casa, da Rimini un'idea per la città

Bonvicini asscura l'impegno di una comunità di appassionati modellisti. "Abbiamo una pagina Facebook con più di 5mila like, chiaramente non posso garantire per tutti, ma nel momento in cui questo progetto andrà in porto sicuramente in molti vorranno partecipare: tenga conto che il modellismo ha bisogno di spazio, e molti in casa non ne hanno".

La richiesta di concedere uno spazio per un museo del modellismo auto/moto è rivolto anche alla istituzioni: "Se il Comune si interessasse al progetto? Ne sarei contento" ripete Bonvicini che precisa: "Faremo laboratori didattici per bambini, ed eventi nel weekend. Ogni giorno ci sarà qualcosa di diverso. Certo, l'attrazione principale sarà comunque la mostra di modellismo".

Non sarà un progetto commerciale, ma avrà comunque bisogno di autosostenersi: "L'idea è quella di una offerta libera consigliata, come ho visto fare in un museo a New York". Bonvicini spera infine che un progetto del genere possa risollevare le sorti del 'mestiere modellista', passione che con l'avvento del digitale, ha nel tempo perso appeal, soprattutto tra i giovani. "Adesso se una cosa non è a portata di clic non interessa più" ammette Bonvicini.

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