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Cronaca

Calano le donazioni di sangue ma in Emilia-Romagna +12% plasma raccolto

Nel 2020 la raccolta, ma anche l'utilizzo terapeutico dei globuli rossi, sono calati a causa della pandemia

Nel 2020 è calata la donazione di sangue a causa della pandemia, ma i donatori dell'Emilia-Romagna hanno comunque contribuito all'autosufficienza regionale di sangue e plasma. Anzi, come sottolinea Avis, il sistema sangue "ha aiutato le regioni più in difficoltà, cedendo più unità di sangue di quelle programmate".

Nei primi 10 mesi del 2020 la raccolta di plasma per la produzione di farmaci salvavita è cresciuta del 12%, "a fronte di un contenuto calo della raccolta di globuli rossi, intorno al 4%, dovuto anche alla necessità di diluire gli appuntamenti delle donazioni per la sicurezza di tutti".

Anche se non esiste evidenza scientifica di trasmissione del coronavirus attraverso gli emocomponenti, un lieve calo della raccolta nei mesi più difficili (tra marzo e maggio) "c'è stata ugualmente - spiega Avis - per le difficoltà di spostamento dei donatori, le incertezze normative ed emotive, la diluizione delle prenotazioni che si è resa necessaria per garantire la sicurezza e il distanziamento fisico tra i donatori".

Quindi nel 2020 la raccolta, ma anche l'utilizzo terapeutico dei globuli rossi, sono calati a causa della pandemia. Questo ha consentito un maggior contributo dell'Emilia-Romagna ad altre regioni in difficoltà come Campania, Lazio e Sicilia. Molti donatori di sangue sono stati indirizzati alla donazione di plasma, che è cresciuto di circa il 12%. Per il protocollo di plasma iperimmune partito nel tardo autunno e per la trasfusione di plasma per uso compassionevole nei malati di covid, la selezione dei donatori è demandata alle aziende sanitarie del territorio e non direttamente alle sedi Avis. Circa il 5% della popolazione tra i 18 e i 65 anni dona sangue o plasma. I punti di raccolta associativa sono 172 su 328 Comuni, coprendo oltre il 90% del territorio regionale.

Oltre alla raccolta di sangue e plasma, informa l'associazione dei donatori, le Avis dell'Emilia-Romagna hanno aiutato le proprie comunità durante la pandemia: sono 47 i progetti messi in campo dalle sedi locali per un totale di oltre 100.000 euro: dai contributi per l'acquisto di presidi medici per le aziende sanitarie locali alla spesa a domicilio e alla distribuzione di mascherine, dalla raccolta alimentare per i cittadini più fragili alla messa a dimora di nuovi alberi. (Dire)

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