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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bancarotte a catena per società decotte, sequestrati 4,8 milioni nel nuovo filone d'inchiesta

Nei guai un avvocato consulente. Per lui le accuse di bancarotta fraudolenta

La guardia di finanza di Bologna, su disposizione del Gip Alberto Gamberini, ha sequestrato 4,8 milioni di euro, tra disponibilità finanziarie e beni immobili, nei confronti un uomo di 46 anni, avvocato romano ritenuto responsabile dei reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’indagine scaturisce dallo sviluppo dell’operazione “Pagherò’”, che aveva portato nell’ottobre del 2017 all’esecuzione di cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di una intera famiglia titolare di una serie di aziende operanti nel settore dei trasporti.  

Secondo quanto ricostruito nelle indagini gli arrestati, con l’ausilio di un consulente fiscale romano, "avevano -si legge in una nota- posto in essere un meccanismo di bancarotte “a catena” che prevedeva lo svuotamento delle società cariche di debiti verso l’Erario in prossimità del fallimento e il trasferimento dell’attivo aziendale verso nuove imprese, agli stessi riconducibili, ma nelle quali le quote societarie e le cariche amministrative risultavano intestate a prestanome".

Ulteriori sviluppi investigativi hanno portato gli inquirenti a sostenere che "anche il professionista oggetto dell’odierno provvedimento di sequestro avesse partecipato attivamente all’organizzazione del descritto sistema fraudolento occupandosi del supporto legale alle attività illecite che venivano ideate e poste in essere, percependo un compenso di circa duecentomila euro che è stato sottoposto a sequestro unitamente alle somme fraudolentemente sottratte alle pretese creditorie dell’Erario per un importo complessivo pari a 4,8 milioni di euro".

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