Gioco d'anticipo su rapina: 4 arresti, avrebbero colpito banca via Riva di Reno

Stavano da tempo preparando minuziosamente una rapina in una banca del centro di Bologna, che non hanno però mai portato a termine perché sono stati fermati dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Borgo Panigale, che seguivano le loro mosse. In seguito al fermo, l'8 maggio, il Gip Alberto Ziroldi ha emesso quattro ordinanze di custodia cautelare su richiesta del pm Massimiliano Rossi: in carcere sono finiti Adolfo P., 63 anni, ritenuto il capo del gruppo; poi il figlio Claudio Ranko P., 37, Oronzo T., 40; domiciliari, invece, per Cristian D., 28.

IL BOSS RECLUTAVA UOMINI PER UNA NUOVA RAPINA. Le indagini erano partite cinque mesi fa quando A.P., alle spalle una serie di precedenti per rapine, era stato segnalato nel territorio bolognese e i militari hanno capito che stava mettendo in piedi una banda per ricominciare a colpire. Dagli accertamenti è emerso che il gruppo disponeva di una pistola calibro 44 (che non è stata però ritrovata), che faceva appostamenti, che utilizzava uno scanner per intercettare le comunicazioni delle forze di polizia e che in alcuni casi seguiva le pattuglie dei carabinieri per monitorarne gli spostamenti; inoltre avevano individuato in una filiale in via Riva Reno un bersaglio da colpire, presumibilmente un venerdì in orario di chiusura.

IL PIANO ERA GIA' BEN STUDIATO. I quattro si parlavano in codice, avevano pensato ad una divisione dei ruoli e già studiato un piano di fuga che prevedeva di ritrovarsi in A14 una volta messa a segno la rapina, dopo essersi separati. Il 7 aprile hanno deciso di fare una 'prova' nel comune di Ozzano, ma solo all'ultimo hanno rinunciato. Gli investigatori, avendo a quel punto elementi utili per ritenere che potessero presto colpire, hanno eseguito i fermi.