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Cronaca Pilastro / Via del Pilastro

Scassi e furti a raffica, sgominata banda di professionisti: nel mirino bar e tabaccherie

Al palo organizzazione specializzata nelle "spaccate" a negozi: a segno 17 colpi in 60 giorni. Agivano di notte con trapani e cesoie per scardinare le saracinesche e con tombini infrangevano le vetrine

Furti e scassi di negozi a raffica, messi a segno da una banda specializzata, che negli ultimi due mesi ha portato a segno 17 colpi. Sotto scacco dell'organizzazione, composta da cittadini rumeni, tabaccherie e bar della città. Le loro scorribande hanno trovato fine nel weekend appena trascorso, con l'arresto di quattro appartenenti al gruppo, messi al palo dalla Squadra Mobile di Bologna.

ESPERTI DELLE "SPACCATE". Qusi due dozzine di raid in meno di 60 giorni, ed ogni colpo - seondo le ricostruzioni degli inquirenti, fruttava in media tra i 3000 e i 4000 euro: questo il bilancio della prolifica attività.
Loro, ormai incubo di tabacchai e baristi del capoluogo felsineo, erano esperti delle "spaccate", così la Polizia denomina il modus operandi adottato dai malviventi.

RAID, UN COPIONE SEMPRE IDENTICO. La dinamica dei raid, infatti, era sempre la stessa. La banda agiva di notte, con il favore del buio e l'assenza degli esercenti nei locali scardinavano le saracinesche adoperando trapani e cesoie; le vetrine dei locali, invece, venivano butatte giù da tombini in ghisa, utilizzati come 'arieti' di sfondamento. Un copione studiato nel dettaglio, sempre uguale a se stesso, come testimoniano le immagini "rubate" da una telecamera di sicurezza, che ha sorpreso gli specialisti in azione (GUARDA IL VIDEO).

QUATTRO ARRESTI. A finire in scacco degli agenti della Squadra Mobile e delle “Volanti”, dopo un'attività di indagine durata due mesi, sono stati quattro rumeni, catturati sabato notte, dopo un fitto inseguimento per le vie Pilastro. Sulla loro auto, una Mazda, è stata recuperata la refurtiva: cioè un videopoker e centinaia di pacchetti di sigarette e marche da bollo. I ladri erano cinque, ma uno è riuscito a fuggire a piedi.
La polizia era sulla loro pista grazie alle indagini avviate a metà luglio, con l'utilizzo di intercettazioni per tracciare gli agganci alle celle telefoniche delle zone dove erano stati compiuti gli assalti per rubare i videopoker.

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