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Cronaca

Il Questore chiude un altro locale, serrande giù per un bar di via San Vitale

Continua il pugno duro del Questore Fusiello

Serrande giù per un altro locale della movida del cuore di Bologna. Continua il pugno duro del Questore Isabella Fusiello che ieri ha imposto la chiusura del ‘’Bar Balanzone” nella centralissima  Via San Vitale .

I motivi del provvedimento

Da quanto si apprende, nella notte del 2 aprile, gli agenti del reparto commerciale della Polizia Locale hanno ispezionato il locale nell’ambito di un servizio di prevenzione, finalizzato a contrastare la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori. Durante il controllo hanno notato nel  locale, seduta in compagnia di altri ragazzi, una ragazza  giovanissima richiedere un cocktail superalcolico (“angelo azzurro”)’ e uno “spritz”. L'alcol le sarebbero stato somministrato "senza alcuna formalità, nonostante la giovanissima età fosse manifesta",  sottolineano dalla questura. Da un controllo successivo svolto dagli operatori di Polizia la ragazza è infatti risultata minorenne (16 anni).

"Ravvisata, quindi, una condotta che ha messo in pericolo l’integrità fisica e morale di minori", aggiungono dalla Questura, "immediato è stato il provvedimento del Questore che ha ritenuto necessario procedere alla chiusura temporanea di giorni quindici del suddetto locale al fine di garantire la tutela dei minori e la sicurezza dei cittadini".

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Alcol, malamovida e norme covid. Diversi gli esercizi nel mirino

I controlli straordinari disposti nelle zone della cosiddetta "movida", anche legati alle norme anti-covid, hanno portato a diversi provvedimenti della questura. Solo guardando all'ultima settimana, uno stop per motivi analoghi era stato imposto a La Cambusa di via Petroni .  Qualche settimana prima, il 16 marzo, alcuni 16enni erano stati pizzicati a bere alcolici (VIDEO ) in un altro bar di via Petroni. Anche in quel caso l'esercizio era stato fermato temporaneamente. Si aggiunge ai vari  esercizi multati per  violazioni diverse, nel centro cittadino.  

Il mese precedente,  febbraio, a tirare giù le serrande era stato un negozio di alimentari in Piazza VIII agosto, dopo che il titolare aveva venduto super alcolici ad alcuni 16enni e uno di loro aveva accusato un malore, finendo in coma etilico al Sant'Orsola.  Chiusi negli stessi giorni anche un negozio di vicinato in Pratello perché aperto oltre l'orario di chiusura e un circolo in via Capo di Lucca per il quale è stato già disposto lo stop per cinque giorni per assembramenti. 

Il questore, a gennaio, aveva messo i sigilli a un club privato di via Mattei, dove si stava tenendo una festa "camuffata" da stage di ballo, e ancora a due pizzerie, in via Corticella e via Ferrarese, a un bar di Pieve di Cento, frequentati da spacciatori e a un B&B di via Boldrini per non aver controllato la certificazione verde covid. 

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