Sotto sequestro l'ex "Bar Otello" di via Orefici, un tempo locale 'cult' per le anime rossoblu
In queste ore la Polizia sta procedendo al sequestro del locale, che fu storico punto di ritrovo di molti tifosi bolognesi. Il locale sarebbe di proprietà di un pregiudicato che l'avrebbe intestato ad alcuni prestanome
Sotto sequestro il "caffè Incontri" - l'ex "bar Otello" di via Orefici, una volta storico punto di ritrovo di molti tifosi bolognesi.Trasferimento fraudolento di valori, così è scattato il provvedimento: violata - spiega una nota della Questura - la normativa in vigore (articolo 12 quinquies del d.l. 306/92) .
Proprio in queste ore la Squadra Mobile della Polizia, in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna, su richiesta della locale DDA, sta procedendo al sequestro del locale.
Il proprietario, sul cui grava un'indagine per fatti di droga, avrebbe fittiziamente intestato l’attività a due prestanome.
METAMORFOSI DI UNO DEI LUOGHI 'CULT' DELLA CITTA'. Il bar Otello, mitico punto di aggregazione dei tifosi rossoblu, venne venduto dagli storici proprietari. Dalla vasta superficie che occupava il locale di allora, sono sorti più esercizi. Uno è appunto il "caffè Incontri" posto sotto sequestro, l'altro è il 'Bet Otello', locale dalle vetrate oscurate, che ospita una sala slot. Poco resta dunque della sferzante vitalità del locale del passato.
La metamorfosi di quello che era considerato un luogo 'cult' per i bolognesi ha lasciato l'amaro in bocca a tanti: 'E' una vergogna', 'Che schifo', 'Che tristezza', commentava qualcuno via social-network dopo che BolognaToday aveva parlato della sala da gioco che aveva rimpiazzato il bar caro ai rossoblu. In tanti si erano lasciati andare con nostalgia a ricordi del passato, che hanno visto sullo sfondo il locale di via Orefici. Alcuni lettori, nella circostanza - via Facebook - avevano allargato la discussione puntando il dito contro l'atteggiamento incongruente dell'amministrazione locale nei confronti della repressione del gioco: 'Politici e sindaci dicono di essere contrari al gioco e poi danno i permessi per aprire certi locali'.