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Cronaca Reno / Via Leonardo Da Vinci

Quartiere Barca, case Acer: 'Mi vergogno, questo è diventato il vero ghetto'

Un quartiere dimenticato quello della Barca, dove si trova forse la più altra concentrazione di alloggi popolari della città. Diverse le segnalazioni arrivate a Bologna Today e l'invito a "fare un giro"...

Un quartiere che appare dimenticato quello della Barca, dove si trova forse la più altra concentrazione di alloggi popolari della città. Diverse le segnalazioni arrivate a Bologna Today da parte dei lettori residenti e l'invito a "fare un giro" per verificare.

Ci siamo andati, in una giornata uggiosa e tutto ci è apparso più eloquente. Ad accompagnarci un'energica mamma, purtroppo disoccupata, che preferisce l'anonimato; abita in un alloggio popolare, un appartamento troppo piccolo per la sua famiglia, ma curato e dignitoso: "Lo abbiamo rimesso a posto con le nostre forze, anche se nel 2012. l'anno della grande nevicata, a causa della rottura di una grondaia, l'umidità ha rovinato parecchi mobili. Le finestre sono vecchie e non chiudono bene. Di affitto pagheremmo 30 euro al mese, ma si arriva sempre a circa 300, il resto sono spese accessorie, ad esempio di riscaldamento" - che oggi però è rotto e, pare, accada spesso. Le chiediamo cosa rispondono gli assistenti sociali quando fa presente la sua situazione: "Possono fare poco e mi dicono che devo ringraziare di avere un tetto sulla testa. Se abbiamo bisogno di una riparazione, Acer manda il tecnico solo se siamo in regola con i pagamenti, così le finestre rimangono rotte e i bambini si ammalano". L'igiene è poca: "Tanti topi in giro e in casa le blatte".

Quartiere Barca: gli alloggi popolari Acer

Conosce a menadito il suo quartiere e le problematiche: i bar malfrequentati, i brutti palazzi e soprattutto non si è abituata all'incuria e al degrado delle vie che hanno nomi altisonanti, Leonardo da Vinci, Verga, Einstein, Masaccio, Tolstoj, Copernico e Raffaello, ma che di arte e scienza hanno davvero poco.

"Non c'è aggregazione, nessuna vita sociale, solo disagio" dice a Bologna Today il consigliere comunale del Carroccio Manes Bernardini "E' il destino delle periferie quello di diventare ghetto? Non riparano le finestre se non paghi l'affitto, questo contraddice anche le politiche energetiche..."

Il "panorama" si alterna tra edifici bassi, senza balconi, con finestre minuscole, i famosi "treno e trenino", un lungo serpentone a due piani, un corpo unico di alloggi, e le "palafitte", palazzine che poggiano su quattro piloni. Di quello che un tempo poteva apparire un intervento architettonico peculiare, oggi rimane un grande insediamento decadente: facciate dei tristi palazzi, ormai rovinate dal tempo e anche dall'incuria di chi vi abita, finestre senza cornici, teli di plastica per ripararsi dagli spifferi, tapparelle cadenti, canali e grondaie arrugginite: "Da bolognese mi vergogno di questo quartiere, questo è il vero ghetto" ci dice il nostro 'Cicerone'. E poi rampe umide e grige che hanno solo il compito di essere luoghi di spaccio o di fornire "il muschio per il presepe". E poi storie di vita, donne sole, mariti violenti, alcool e droga.

UN QUARTIERE VERDE. Colpisce del "rione" lo spreco di verde pubblico: giardini, grandi parchi, forse una concentrazione unica in città, ma spogli e trascurati: "Paghiamo 10 euro al mese per la cura del verde, ma vengono una volta all'anno". Potrebbe rappresentare un grande sfogo per i residenti che vivono in appartamenti sicuramente non di grandi dimensioni, ma: "Chi si attenta a portare i bambini a giocare? Qui la sera non c'è neanche la luce, in primavera sarebbe stupendo". Non vi sono centri di aggregazione, qualche bar o negozio di frutta, non un chiosco di gelati, tanto da renderlo un vero deserto, poche persone in strada, un quartiere dormitorio insomma, abitato anche da molti stranieri.

Quartieri popolari: la Barca

"Quei palazzoni sono sempre Acer, ma costano moltissimo perchè c'è l'ascensore", 7 piani di grattacielo dove però "l'impresa di pulizia arriva solo fino al 5° piano... I palazzi migliori sono quelli di inquilini che hanno riscattato gli appartamenti, che quindi hanno riverniciato le facciate, cambiato le finestre". Nei parcheggi si notano auto e camper nuovi: "Credo siano di persone che non ne abbiano più diritto, a casa mia i controlli del reddito li fanno però..."

SCUOLE GIOVANNI XXIII. In via Leonardo da Vinci una scuola con annesso asilo statale che non versa in buone condizioni. L'esterno è ormai vecchio, scrostato e un parco triste e abbandonato: "Bologna è famosa per le sue scuola, ma questa ha addirittura classi con numero di alunni che supera il numero legale e all'interno c'è anche cattivo odore, ho portato i miei figli in altri istituti".

Quartiere Reno: la scuola 'Giovanni XXIII' alla Barca

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