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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Barche in Riviera sconosciute al fisco: scattano multe per 800mila euro

Nella lista dei controllati anche imprenditori e professionisti bolognesi. Accertamenti fiscali in arrivo, tutto scoperto con irregolarità sulla bandiera battente

Multe per 800mila euro e accertamenti fiscali in arrivo per i proprietari di fatto delle lussuose barche trovate non in regola. E' quanto si appresta ad arrivare da parte della Guardia di Finanza riminese, che ha efffettuato una serie di controlli su alcuni natanti di prestigio ormeggiati nei porti turistici della Riviera. 

Tra i beneficiari occulti dei prestigiosi natanti sono stati scovati anche imprenditori e professionisti bolognesi. L'escamotage, utilizzato in massa consisteva, nel 'Flagging out'. Una tendenza degli ultimi anni, consistente nel dismettere la bandiera nazionale italiana per iscrivere i natanti presso registri di paesi stranieri, con l’intento di sottrarsi alle normative fiscali, commerciali e di sicurezza della navigazione con conseguente riduzione delle spese di gestione. In tutto il valore della massa sconosciuta al fisco è stato stimato in un milione e mezzo di euro.

L'operazione è stata conclusa dai militari del reparto operativo aeronavale di Rimini. Partendo dai numerosi controlli effettuati in mare ai fini di polizia, l'indagine è stata indirizzata ad accertare l’avvenuta comunicazione o meno, al fisco, del valore delle unità da diporto immatricolate all'estero ma di proprietà di soggetti residenti in Italia.

Scovate 18 barche sconosciute al fisco

Il successivo sviluppo delle indagini, condotte dai finanzieri attraverso l’esame della documentazione esibita dai detentori delle imbarcazioni controllate ed il riscontro delle informazioni in possesso delle banche dati in uso al corpo, ha permesso di accertare che 18 delle suddette imbarcazioni risultavano di proprietà di soggetti fiscalmente residenti in Italia, i quali però non avevano provveduto a comunicare all’Agenzia delle Entrate, in sede di dichiarazione annuale dei redditi, la disponibilità ed il rispettivo valore di mercato.

La normativa fiscale prevede infatti l’obbligo di indicare nella dichiarazione dei redditi annuale, utilizzando l’apposito modello “RW”, qualsiasi investimento o bene detenuto all'estero, tra cui le unità da diporto. Tale normativa, denominata “monitoraggio fiscale”, consente agli organi di controllo di meglio apprezzare la reale capacità contributiva del dichiarante e ricavarne informazioni ed elementi utili a valutare l’adeguatezza o meno dei redditi indicati nella stessa rispetto alla situazione patrimoniale dichiarata.

Saranno, inoltre, avviati ulteriori approfondimenti di natura fiscale finalizzati alla verifica di coerenza delle dichiarazioni dei redditi con la reale capacità reddituale/contributiva.

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