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Cronaca

Barriere architettoniche nelle nostre scuole: percorsi ad ostacoli per i disabili in oltre il 60% degli istituti

Sono 14.220 gli alunni con disabilità, ovvero il 2,4% del totale degli studenti della regione. Da Exposanità: "Servono meno barriere architettoniche e più ausili per l’apprendimento"

In Emilia Romagna nell’anno scolastico 2012/2013 sono stati 14.220 gli alunni con disabilità, pari al 2,4% del totale degli studenti della regione.  Gli alunni con disabilità necessitano di servizi con determinate caratteristiche per il superamento delle barriere architettoniche, come le scale a norma, gli ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti.

Secondo i dati elaborati da Exposanità su base ISTAT, se da un lato in Emilia Romagna si registra una percentuale alta di scuole con scale a norma (82% di scuole primarie e 88,2% di secondarie di I° grado) e con servizi igienici a norma (87% di scuole primarie e 87,1% di secondarie di I° grado), dall’altro solo il 36,5% delle scuole primarie e il 33,7% delle scuole secondarie di I° grado hanno reso accessibili i percorsi interni: un dato preoccupante, anche se comunque superiore alla media nazionale.
Stessa situazione per i percorsi esterni, resi accessibili solo nel 34,8% delle scuole primarie e nel 33,3% delle scuole secondarie di I° grado.

“Il tema dell’integrazione scolastica degli alunni con disabilità impone due diversi livelli di riflessione- rileva Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanità - Da un lato è necessario ripensare ed adattare l’edilizia scolastica così da renderla fruibile al maggior numero di studenti possibile, dall’altro occorre dotarsi di una serie di risorse materiali ed umane che concorrano a rendere la scuola italiana ed emiliano-romagnola più accessibile anche nei confronti di coloro che presentano difficoltà nell’apprendimento.  Exposanità darà come di consueto spazio a queste due tematiche dedicando una serie di appuntamenti alla progettazione for all, a quei  prodotti destinati a chi presenta difficoltà cognitive nonché alle competenze necessarie a tutti coloro che seguono gli alunni con tali difficoltà: famiglie, insegnanti di sostegno, logopedisti, fisioterapisti e, più in generale, tutte le figure dello spettro riabilitativo.”

Occorre quindi dotarsi di soluzioni pratiche ed anche di professionisti dedicati. Ma qual è la situazione negli istituti scolastici dell’Emilia Romagna? Nelle scuole a gestione statale della regione, il rapporto tra docenti e numero degli alunni con disabilità è di uno ogni due studenti, un dato in linea con l’andamento nazionale. Molise e Basilicata sono le regioni che dedicano più risorse con una media di un insegnante ogni 1,6 alunni con disabilità mentre nelle regioni Lazio e Lombardia, il rapporto è inferiore (un docente ogni 2,4 alunni).

A livello macro il Mezzogiorno - secondo la fotografia scattata da Exposanità - presenta la percentuale più bassa di scuole con scale e servizi igienici a norma; situazione opposta al Nord. Per quanto riguarda i percorsi interni ed esterni, che si dimostrano comunque carenti, è sempre il Nord a presentare una situazione migliore rispetto al Mezzogiorno.

FUORI DALLE SCUOLE, ECCO COME E' LA SITUAZIONE NEL RESTO DELLA CITTA'

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