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Cronaca

Barriere architettoniche per i disabili visivi nelle scuole dell'Emilia Romgana

Uici: "Alla nostra Associazione non risultano scuole a norma per quanto riguarda percorsi tattili interni ed esterni, segnalazioni di pericoli all'inizio delle scale e per tutti gli accorgimenti previsti dalla legge "

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday
Leggiamo su Bologna Today del 26 maggio scorso che è stata effettuata una mappatura delle barriere architettoniche presenti nelle scuole e che da tale rilevazione ISTAT viene ricavato un dato incoraggiante per quanto riguarda l'Emilia Romagna: circa l'80%, facendo una media tra scuole primarie e secondarie, sarebbe a norma per quanto riguarda scale e bagni, mentre una percentuale molto inferiore, intorno al 35%, risulterebbe in regola nei suoi percorsi interni, dato molto vicino a quello inerente i percorsi esterni.
Tali dati però non tengono in alcun conto la disabilità visiva, come se l'unica disabilità possibile fosse quella motoria. Un piccolo cenno ai disabili intellettivi si fa alla fine dell'articolo, ma ancora nulla riguardo i disabili sensoriali.
Si segnala che alla nostra Associazione non risultano scuole a norma per quanto riguarda percorsi tattili interni ed esterni, segnalazioni di pericoli all'inizio delle scale e per tutti gli accorgimenti previsti dalla legge che riconosce, questa sì, anche ciechi ed ipovedenti tra i disabili costretti ogni giorno ad affrontare innumerevoli ostacoli per potersi muovere in autonomia. Ciechi ed ipovedenti sono numericamente superiori ai disabili motori, ma nonostante questo tecnici comunali e progettisti privati ritengono di abbattere le barriere per tutti, mettendo scivoli e allargando porte troppo strette, dimenticando completamente qualsiasi altro tipo di disabilità. Colpisce infine che vengano citati solo gli allievi disabili, mentre non si parla di altri possibili disabili frequentatori delle scuole: genitori di bambini normodotati, personale docente e personale non docente. In questa mancanza si ritiene sia rilevabile lo stesso problema riguardante le barriere architettoniche: purtroppo molte scelte sono viziate da stereotipi di cui spesso si è vittime inconsapevoli, che fanno sì che un disabile sia sicuramente motorio e che non lo si riesca ad immaginare genitore, insegnante o impiegato.
L'abbattimento reale delle barriere architettoniche per tutti ci potrà essere quando ad una buona legge che già c'è, seguirà anche un reale cambiamento culturale di tecnici e progettisti. Si auspica che dopo questa segnalazione l'Associazione venga contattata anche una sola scuola dell'Emilia Romagna per smentire quanto segnalato: saremo felici di visitarla e di parlarne.
Andrea Prantoni
Presidente UICI Bologna
Irene Balbo
Vice Presidente UICI Bologna e Responsabile settore mobilità
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

 

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