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Cronaca Bazzano

Bazzano: cade dalla scala, morto elettricista 49enne

Stava riparando l'impianto elettrico di un capannone. Fiom CGIL: "Offriamo assistenza legale, ci costituiremo parte civile"

Non c'è stato nulla da fare per un 49enne, precipitato da una scala a Bazzano. E' accaduto poco dopo le 13 di oggi, 25 agosto , quando i Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale sono intervenuti in un’azienda specializzata nelle sabbiature metalliche. 

Lì un elettricista italiano, residente a Modena e dipendente di una ditta di Piumazzo (MO), è salito su una scala ed è caduto da un’altezza di 15 metri mentre stava riparando l'impianto elettrico di un capannone.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno accertato il decesso dell’uomo.

I sindacati a giugno avevano organizzato un presidio davanti alla prefettura per chiedere al governo una svolta sulla sicurezza sul lavoro, approfittando dei fondi del recovery.  "Non ci accontentiamo di una percentuale, di un morto o due. Noi diciamo zero morti sul lavoro", sottolinea Giuliano Zignani, segretario della Uil di Bologna e dell'Emilia-Romagna, che ricorda come dall'inizio dell'anno a oggi "in Italia sono morti oltre 310 lavoratori, in Emilia-Romagna con quelli di ieri 27. Una vera e propria strage".

"Bisogna creare anche una cultura della sicurezza, che parta dalle scuol -aggiunge Maurizio Lunghi, segretario della Cgil bolognese- per far sì che certi episodi non accadano più sui luoghi di lavoro". Sulla stessa linea Enrico Bassani, segretario Cisl locale: "Si parte dalla formazione, dal mettere in ordine i posti di lavoro, come logistica, come addestramento alle persone prima che inizino a lavorare, con un ciclo continuo di formazione durante l'attività lavorativa, con il rispetto dei contratti di lavoro dei turni e del benessere psicofisico". 

Fiom CGIL: "Ci costituiremo parte civile"

"Inaccettabile che la ripresa delle attività produttive sia pagata, anche con la vita, dalle lavoratrici e dai lavoratori" scrive in una nota Fiom CGIL "esprimiamo vicinanza alla famiglia del lavoratore e ci mettiamo a disposizione per fornire tutta l’assistenza – anche legale – che si dovesse rendere necessaria. Confidiamo che le autorità preposte facciano piena luce su quanto accaduto e che siano accertate tutte le responsabilità - si legge - confermiamo che la Fiom CGIL di Bologna, appena sarà possibile, si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario in merito all’infortunio mortale. Nelle prossime ore, insieme a Fim e Uilm valuteremo quali iniziative mettere in campo perché appare ormai evidente che anche nel nostro
territorio, che la ripresa delle attività produttive dopo il lockdown si sta realizzando a discapito della
sicurezza e sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori".

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