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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sì alle benedizioni pasquali nelle scuole: stop alla sentenza del Tar

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar Emilia-Romagna che aveva detto no alle benedizioni pasquali in alcuni istituti bolognesi

Il Consiglio di Stato ha sospeso la sentenza del Tar Emilia-Romagna che aveva detto no alle benedizioni pasquali nelle scuole elementari Carducci e Fortuzzi e alle medie Lavinia Fontana. 

Il Tribunale Regionale aveva accolto il ricorso di un'associazione di genitori e insegnanti con cui si chiedeva di sospendere una delibera del Collegio docenti che autorizzava le benedizioni pasquali a scuola in orario extrascolastico. 

"Aspettiamo le motivazioni dell'accoglimento della richiesta di sospensiva. Ricordiamo comunque che al momento l'unica sentenza emessa da un Tribunale è quella che stabilisce che i riti religiosi non si possono celebrare nelle Scuole e in tutti i luoghi pubblici - ha commentato su facebook l'insegnante Monica Fontanelli che si batte per la laicità nelle scuole - mi auguro che senso di responsabilità e di rispetto prevalgano al delirio e all'arroganza di chi sta usando strumentalmente la religione per fini ben lontani dalla religiosità stessa. Ricordo che lo scorso anno solo una percentuale inferiore al 10% della popolazione scolastica partecipò al rito della benedizione pasquale all'IC 20. Continueremo a difendere i valori della laicità e quindi dell'uguaglianza, della giustizia, delle pari opportunità in ogni sede e in ogni luogo. Libera Chiesa in libero Stato...è così difficile da accettare dai neo crociati cattolici?"

Sulla questione era intervenuto anche l'Arcivescovo Zuppi: "Escludere la dimensione religiosa dalla scuola e pensare di ridurla a una sfera meramente individuale non contribuisce all'affermazione di una laicità correttamente intesa", aveva commentato. 

"Un precedente che va a minare la libertà religiosa di cui all''articolo 19 della nostra Costituzione". Il capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami ha così criticato la decisione del Tar e in un'interrogazione ha chiesto "quali iniziative intende mettere in campo la Regione per la tutela delle tradizioni proprie delle festività cattoliche e per far sì che non si generino discriminazioni verso coloro che credono negli insegnamenti della religione cattolica e nei suoi rituali".

Nella sentenza, scrive Bignami, i giudici del Tar "hanno premesso che il principio costituzionale della laicità o non confessionalità dello Stato ''non significa indifferenza di fronte all''esperienza religiosa, ma comporta equidistanza e imparzialità rispetto a tutte le confessioni", secondo il consigliere, la sentenza sarebbe in contrasto con un parere dell'Avvocatura generale dello Stato e con un pronunciamento del Consiglio di Stato del 2010, secondo cui "nella deliberazione con cui viene autorizzata la visita pastorale dell''Ordinario diocesano alle comunità scolastiche non può riconoscersi un effetto discriminatorio nei confronti dei non appartenenti alla religione cattolica, dal momento che la visita non può essere definita attività di culto".

BENEDIZIONI IN COMUNE. Polemiche anche sul rito negli uffici del Comune di Bologna. Nelle torri di piazza Liber Paradisus, infatti, dal 14 al 16 marzo sono in calendario le benedizioni per i dipendenti comunali. La denuncia arriva dall'Uaar (unione atei e agnostici razionalisti), che racconta come dopo che Don Isidoro ha scritto alla dirigenza del Comune di voler passare a compiere il rito religioso ufficio per ufficio, "la dirigenza, al posto di far notare al parroco che si tratta di uffici pubblici, che è orario di lavoro e che sarebbe al più il caso di contattare il CDCB per organizzare un’attività extralavorativa, rende ufficiale il calendario delle benedizioni, stabilito dal sacerdote, e comunica ai capi area di attivarsi: la direttiva è quella di coinvolgere i propri collaboratori affinchè accompagnino il Parroco ognuno per il piano di rispettiva competenza”.  

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