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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Piazza Nettuno

Ucraini e Beppe Maniglia si contendono la piazza: "Io non smetto di suonare"

Una preghiera e una messa per la piazza di Kiev dalla Piazza di Bologna, mentre la chitarra di Maniglia va a tutto volume: "Io smetto di suonare alle 12.30, devo guadagnarmi il pane"

Piccola discussione che ha visto protagonisti Beppe Maniglia e alcuni manifestanti della Comunità Ucraina Bolognese, in Piazza per dare solidarietà ai conterranei che stanno morendo a Kiev. Il musicista di strada più famoso di Bologna (si candidò per la carica di sindaco contro Merola), in scena come tutti i fine settimana davanti alla Sala Borsa con la sua chitarra elettrica, disturbava con i suoi decibel la preghiera dei fedeli, che gli hanno chiesto se gentilmente poteva abbassare il volume o interrompere per un po' la "performance".

SUONO PER GUADAGNARMI DA VIVERE. "Se mi date 200 euro smetto di suonare, io sono qui perchè devo guadagnarmi il pane" la risposta di Beppe Maniglia. "Come da programma smetto di suonare alle 12.30, ora sono solo le 12". Non hanno insistito gli ucraini, che si sono accontentati del sottofondo ancora per mezz'ora e che poi, hanno alzato i toni delle loro preghiere commosse sperando che potessero arrivare comunque al cuore di tutti.

Ripreso il microfono, Beppe Maniglia, ha spiegato al suo pubblico il motivo dell'interruzione della sua esibizione e che ci sarebbe stata la preghiera per l'Ucraina.

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