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L'esito delle analisi dei resti

Biagio Carabellò, perizia sui resti: la causa della morte non è determinabile

Non è possibile dimostrare l'azione di terzi, come rileva la consulenza medico-legale. Le domande della legale della famiglia

Non è possibile stabilire con certezza la causa della morte di Biagio Carabellò  e non esaminando i resti del 46, trovati poco meno di un anno fa in un canale, quindi non è possibile dimostrare l'azione di terzi, come rileva la consulenza medico-legale, resa nota dal Corriere di Bologna. Gli esami tossicologici avrebbero evidenziato inoltre che al momento della morte Carabellò aveva probabilmente assunto eroina, benzodiazepina e ketamina.

L'elaborato della specialista nominata dalla Procura, Cristina Cattaneo, sottolinea inoltre come le indagini tossicologiche abbiano rilevato che al momento della morte Carabellò aveva con elevata probabilità assunto eroina, benzodiazepina e ketamina.

Carabellò è scomparso da Bologna a novembre del 2015 e per la sua scomparsa sono indagati l'ex coinquilino e un'amica che avrebbe ereditato i beni della compagna di Biagio, con un testamento poi giudicato falso. 

La legale della famiglia: "Giochiamo questa partita allo scoperto"

"Il 21 novembre 2015 Biagio si reca in un negozio della Wind per un contratto di telefonia fissa e internet. Firma il contratto e decide di pagare con bollettino postale. Il 23 novembre 2015 alle ore 10 riceve una telefonata dal negozio che lo informa che vogliono l'iban, visto che la Wind non accetta il bollettino postale. Biagio risponde che avrebbe cercato l'iban e lo avrebbe comunicato. Alle 11,46 Biagio richiama il negozio comunicando l'iban... era sicuramente a casa e lo aveva ritrovato nei suoi documenti bancari. Quella ultima telefonata aggancia la cella telefonica sopra casa sua. Dalle 11,46 il telefono di Biagio si spegnerà per sempre e non arriverà mai al lavoro alle 12,30 dove era atteso - ricorda sui social l'avvocata della famiglia Carabellò, Barbara Iannuccelli - i medicinali che quella mattina alle 11 aveva ritirato presso l'ambulatorio di via Tiarini verranno ritrovati dai carabinieri nascosti dentro il suo armadio... Perchè? I ris troveranno a casa di Biagio una giacca sporca del suo sangue.. Perchè?

E soprattutto perchè i due buchi sulla giacca che ancora indossava quando fu ritrovato scheletro nel fosso 6 anni dopo, buchi sul petto e sull'inguine che trapassano per intero la superficie esterna del giubbotto e l'imbottitura non sono stati analizzati? Possibile che tutto dipende dalla fauna del luogo? - si chiede la legale - Al di la' di un chiaro tentativo altrui di far passare solo le notizie 'che occorrono'... evidenzio che la dott. ssa Cattaneo (la specialista nominata dalla procura di Bologna - ndr)  nella perizia ha scritto che le ferite mortali non lasciano traccia sullo scheletro e né tanto meno l'asfissia meccanica. Giochiamo questa partita allo scoperto". 

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