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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Approvato il bilancio della Regione: manovra da 12 miliardi

Rafforzata la voce sanità con 600 milioni in più. Confermato il taglio ad alcune forma di ticket prima visita

E' stato approvato il bilancio preventivo della Regione Emilia-Romagna per il 2021. Viale Aldo Moro ha approvato una manovra complessiva da 12 miliardi e 484 milioni di euro.

Si alza leggermente l'asticella della voce sanitaria, con una iniezione di 600 milioni in più rispetto al 2020, che porta il totale a superare i nove miliardi (storicamente la spesa sanitaria copre circa il 70 per cento del bilancio regionale, ndr).

Nelle pieghe del bilancio sono stati anche recuperati 56 milioni di euro, alleggeriti dall’indebitamento per il prossimo anno. Prorogate al 2021 anche le forme di esenzione per alcune tasse e tariffe, come l’esenzione ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli, il taglio Irap per imprese e attività economiche in Appennino, le agevolazioni bus per gli studenti, contributi per gli asili nido.

Il Bilancio in sintesi

Il piano di investimenti previsto dalla Regione ammonta a quasi 14 miliardi di euro al 2022. Qualche milione è stato aggiunto in itinere, per un totale di 148 milioni di euro nel triennio (99,69 milioni per il 2021, 30,50 per il 2022 e 17,97 per il 2023).

Risorse dello Stato attribuite soprattutto all’ambito sociale, con un significativo aumento (+27,50 milioni) per le politiche sociali, interventi per la disabilità, sul fondo regionale per la non autosufficienza (+6,91 milioni) e per i Caregiver familiare. Ma si sommano anche risorse per il sostegno all’agricoltura e per il trasporto pubblico locale.

Sul fronte sanitario sono previsti investimenti già programmati per 340 milioni nel biennio. Il fondo regionale per la non autosufficienza sale a 464 milioni di euro. Questi i fondi aggiuntivi per altre voci:

  • 31,8 milioni di euro, oltre ai ristori nazionali per esercizi (bar, ristoranti, ecc.) e operatori con attività sospese o fortemente limitate dal covid (taxisti, Ncc, ma anche piscine, palestre, cultura)
  • 8,5 milioni per prorogare l’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite per le famiglie con almeno due figli ;
  • 11 milioni aiuto ai nuclei in difficoltà col pagamento dell’affitto
  • 31,6 milioni per per la riduzione delle rette dei Nidi
  • 44 milioni per l'estensione agli studenti fino a 19 anni per agevolazioni sul trasporto pubblico
  • 29 milioni per borse di studio e benefici garantiti a tutti gli studenti aventi diritto
  • un milione per il progetto ‘Bike to work’, percorsi casa-lavoro in bici
  • 10 milioni per contributi a fondo perduto alle giovani coppie per l’acquisto o ristrutturazione di case nei Comuni montani
  • 24 milioni per taglio dell’Irap per imprese, artigiani, commercianti, professionisti e autonomi nelle aree montane
  • 215 milioni per attività produttive, formazione e politiche attive per il lavoro,
  • 45 milioni per l’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna
  • 10 milioni di euro per sostenere il percorso verso un unico sistema fieristico regionale, fondamentale per il tessuto economico emiliano-romagnolo

Gli investimenti per il post-Covid

In ottica triennale sono stati stanziati fondi per un miliardo e mezzo di euro l’82% delle quali senza ricorrere ad alcun indebitamento, circa la metà disponibili nel 2021.

Fra gli interventi previsti tra 2021 e 2023, edilizia sanitaria (150 milioni di euro), Big data e innovazione digitale (24 milioni per il Tecnopolo di Bologna), l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali (60 milioni), il fondo investimenti per gli enti locali emiliano-romagnoli (80 milioni), il Programma straordinario di investimenti per i territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid, i territori montani e le aree interne (40 milioni)

“Vogliamo aiutare chi ha bisogno adesso, dando risposte concrete a cittadini, famiglie, imprese, e, nello stesso tempo creare basi solide per ripartire il prima possibile e nel modo migliore che si possa fare- ha affermato il presidente Stefano Bonaccini nel suo intervento in Aula al termine del dibattito generale-. Ancora di più adesso è necessario guardare anche al domani, nel momento in cui occorre continuare a gestire la crisi sanitaria e scongiurare a ogni costo una terza ondata del contagio, perché la pandemia c’è ancora e dobbiamo fermarla, insieme. Sapendo che fra pochi giorni partirà la campagna di vaccinazione anti-Covid in Italia e in tutta Europa: un momento storico, per il quale l’Emilia-Romagna è pronta”.

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