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Cronaca

Bimbo morto per la circoncisione, il medico: “Alto rischio di setticemia, va fatta in clinica"

L'INTERVISTA. L'urologa Manola Marini, che effettua circoncisioni a Bologna, spiega l'operazione e da qualche numero: "Si fa in day-hospital in presenza dell'anestesista, ne eseguo 8 al mese per motivi religiosi"

Un bimbo di soli cinque mesi morto a seguito di un intervento di corconcisione effettuato clandestinamente. E' successo l'altro giorno all'ospedale Sant'Orsola, dove il piccolo è stato portato in condizioni già disperate da Scandiano, nel reggiano. Mentre padre e madre del piccolo oggi sono indagati per omicidio colposo, l'evento ha fatto sorgere molte domande sul tema dell'asportazione del prepuzio per motivi religiosi o culturali, come in questo caso. 

E' un intervento che è possibile fare con la sanità pubblica? «Solo per motivi sanitari - spiegano dall'Ausl di Bologna - ovvero solo se l'intervento è reso necessario dalla fimosi, una patologia che causa il restringimento dell'orifizio prepuziale e quindi la necessità di intervenire a livello chirurgico (in particolare, dopo gli esami del caso, si eseguono a Bazzano, San Giovanni in Persiceto e Porretta Terme). In altri casi, e quindi per motivazioni religiose o culturali, non è possbilie nè in ospedale nè come prestazioni specialistiche in libera professione (ALP)». 

E quante ne vengono eseguite nell'area di Bologna? «Sono 141 nell'ultimo anno. Ribadiamo, esclusivamente per motivi sanitari e sopra i 15/16 anni di età. Chi vuole effettuare la circoncisione per ragioni diverse deve rivolgersi a una clinica privata». 

E su Bologna a offrire questa prestazione ce ne sono diverse. Una di queste è il Poliambulatorio Favilli, dove esegue gli interventi l'urologa Manola Marini: «Personalmente ne eseguo circa otto al mese su persone che si sottopongono alla circoncisione per motivi religiosi. Sono per la maggiore musulmani. Rispetto al tristissimo caso di cronaca di questi giorni posso solo dire che il mancato rispetto delle norme igieniche e di sterilità (come nel caso di interventi eseguiti in strutture non idonee) comporta un rischio aumentato di insorgenza di infezioni post operatorie sostenute più frequentemente da batteri come streptococchi o stafilococchi, ma anche da miceti come Candida Albicans, che possono dar luogo a infezioni localizzate, che si manifestano con la comparsa di dolore, bruciore, edema e tumefazione dei tessuti,  ma che nei casi più gravi può comportare la traslocazione batterica nel sangue con la comparsa di setticemia. Ovviamente tutti i rischi elencati sono maggiori se si tratta di bambini piccoli, perchè hanno un sistema immunitario non ottimale». 

Come invece va fatta in sicurezza, quanto dura e quanto costa una circoncisione eseguita in una clinica privata? «Il centro presso cui eseguo interventi di circoncisione, che è il Favilli, mette a disposizione una sala chirurgica con tutti gli standard di sicurezza per la corretta esecuzione degli interventi di questo tipo, garantendo al paziente una continuità assistenziale anche nel decorso post-operatorio e c'è l'anestesista, una figura molto importante. L'intervento dura circa mezz'ora, viene effettutato in day hospital e dopo la mia medicazione ne vanno vatte di quotidiane per almeno una settimana, poi una nuova visita dopo un po' di tempo per capire se il decorso è regolare. L'operazione costa (da noi) fino a mille euro». 

Una cifra che per molti è alta...«Molte persone che ho ricevuto mi hanno detto infatti che per la loro famiglia è una spesa troppo onerosa e a volte proprio insostenibile. Avrei anche effettuato delle circoncisioni pro bono, ma tutti sanno che i costi per un'operazione fatta come si deve, con personale qualificato e strumenti sicuri, sono elevati e forse sarebbe il caso (il numero delle circoncisioni eseguite per motivi religiosi è tutto sommato abbastanza indicativo e il rischio di interventi clandestini elevato) di concederla a titolo gratuito o quasi a chi ha reddito troppo basso. In ogni caso, come ci insegna la storia del piccolino di Reggio Emilia, è bene scegliere la strada più sicura e non affidarsi a sedicenti medici che possono mettere a repentaglio delle vite». 

Tornando ai genitori della piccola vittima, i due saranno ascoltati nei prossimi giorni dalla pm Isabella Chiesi: un caso analogo avvenne vicino Roma pochi mesi fa. Al momento nei confronti dei due indagati non sono stati presi provvedimenti di natura cautelare. E' stata disposta l'autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni.

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