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Cronaca

La storia del viaggio di Viktor, bimbo ucraino tetraplegico arrivato a Bologna

Staffetta di ambulanze e tandem tra Ageop e policlinico Sant'Orsola porta in Italia un bambino di dieci anni che ha bisogno di assistenza

Staffetta di ambulanze, e poi l'arrivo da Leopoli al Sant'Orsola di Bologna. Viaggio concluso positivamente per un bimbo di dieci anni, Viktor (nome di fantasia, ndr), tetraplegico e con una patologia che rende necessaria la respirazione assistita, ausilio sempre più a rischio sotto i bombardamenti che non di rado lambiscono anche la città dell'Ucraina occidentale. Ora il bambino, dopo un lungo viaggio è stato consegnato in cura dall'equipe di Pediatria d'Urgenza dei prof. Lanari e Cordelli del Sant'Orsola di Bologna.

Il viaggio di Viktor, da Leopoli a Bologna

A ripercorrere le tappe del corridoio sanitario per il bambino è l'Ageop, che così riassume la storia del viaggio. Il bimbo non è un paziente oncologico e vive a Leopoli. "La sua dottoressa ci ha descritto le condizioni di Viktor, bimbo tetraplegico che ha bisogno di respirazione assistita. Rischia moltissimo durante i bombardamenti e i suoi genitori sono disposti a tutto pur di portarlo via. Ci rivolgiamo alla protezione civile e ai medici italiani al confine polacco" inizia il racconto.

In sintesi, si spiega poi che il bimbo "non è una priorità perché è un malato cronico, mentre invece solitamente la precedenza l'hanno "i pazienti oncologici e quelli con possibilità di guarigione. Nell’economia cinica della guerra questo ragionamento ha una sua logica, ma non per i genitori e la sorellina di Viktor".

Iniziano così i primi contatti per portare il bambino in Italia. "Non è facile- si specifica nel racconto di Ageop- il viaggio è lungo e Viktor ha diverse necessità, tra cui un respiratore. Ore al telefono per trovare una soluzione che non lo esponga a rischi".

Si arriva quindi alla staffetta di ambulanze, resa possibile grazie a "Don Pawel della Caritas dì Cracovia, ai pompieri polacchi e alla generosità della Fondazione Catis" che alla fine portano dopo diverse ora di viaggio il bimbo a Bologna.

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