Profughi Ucraina, bimbo di 4 anni operato al Maggiore: "Intervento tempestivo"
Un’infezione "molto probabilmente favorita dalle condizioni in cui il piccolo ha affrontato il viaggio per fuggire dalla guerra". Continua anche la vaccinazione anti-covid
Ieri, 5 aprile, l’equipe della Chirurgia specialistica diretta da Anna Maria Baietti, in collaborazione con i professionisti della Pediatria dell'ospedale Maggiore – diretta da Chiara Ghizzi – hanno eseguito un’operazione chirurgica su un bimbo ucraino di 4 anni.
Attraverso l’accesso in Pronto soccorso, al bimbo era stata diagnosticata un’osteite mandibolare, un’infezione "molto probabilmente favorita dalle condizioni in cui il piccolo ha affrontato il viaggio per fuggire dalla guerra - fa sapere Ausl - trovando ospitalità a Bologna dove la nonna lavora come operatrice socio-sanitaria. La stretta collaborazione, oramai collaudata, tra maxillo odontoiatri, pediatri e anestesisti per interventi in anestesia locale - eseguiti in ambulatori adibiti a questa funzione nel reparto di Pediatria - ha reso l’intervento il più celere possibile, con il minor impatto traumatico sia sul bambino che sulla sua mamma".
Prosegue quindi anche l’accoglienza sanitaria dei profughi ucraini. A ieri, 5 aprile, sono stati registrati 3460 Stranieri Temporaneamente Presenti domiciliati nei vari distretti sanitari : il 54% nella città di Bologna, il 16,2% nel Distretto di Pianura est, il 9,5% nel distretto di San Lazzario di Savena – Idice, l’8,3% nel distretto Reno-Lavino-Samoggia, il 5,9% nel distretto di Pianura ovest e il 5,8% in Appennino.
Sono 559 le dosi di vaccino anticovid somministrate ai profughi, di cui l’82,1% a soggetti maggiorenni. Diversamente, per quanto riguarda le altre vaccinazioni, il 78,3% è stato somministrato a minorenni. Infine il 9,4% dei test Mantoux è risultato positivo; tra i 274 test quantiferon eseguiti il 20,4% è risultato positivo e su questi ultimi è stato avviato il percorso di approfondimento diagnostico necessario.