Blitz della Finanza: sequestro milionario per imprenditore evasore totale
Residenza fittizia al principato di Monaco, case di lusso, conti, auto di lusso. Negli ultimi 40 anni redditi di poco superiori ai 150mila euro, a fronte di una ricchezza accumulata stimabile in oltre 30 milioni
Super sequestro in Italia e all'estero, a carico di un privato che amava e trafficava auto d'epoca, per iniziativa della Guardia di Finanza di Bologna. Il diretto interessato è "un soggetto ritenuto fiscalmente e socialmente pericoloso" con "oltre 40 anni di evasione" alle spalle, utili a finanziare un'altra robusta attività commerciale consentendo un'ulteriore evasione e la produzione di altri redditi illeciti.
L'uomo risultava di fatto indigente, avendo dichiarato negli ultimi 40 anni redditi di poco superiori ai 150.000 euro a fronte di una ricchezza accumulata stimabile in oltre 30 milioni.
Adesso, è stato colpito da un provvedimento di sequestro di prevenzione di beni mobili, immobili, disponibilità finanziarie e quote societarie, detenuti anche all'estero, per un totale di 30 milioni di euro. Erano tutti nella disponibilità dell'imprenditore, un evasore totale formalmente residente nel principato di Monaco ma domiciliato, di fatto, in provincia di Pavia. I militari si sono attivati su delega della Procura di Pavia, per iniziativa del procuratore aggiunto Mario Venditti e del sostituto Andrea Zanoncelli, e il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Milano.
"Evasione fiscale da 140 milioni di euro": Maxi sequestro della Finanza, anche auto storiche di lusso
Tra i beni sequestrati dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna, nell'ambito dell'operazione ribattezzata 'Ritorno al futuro', figurano 11 immobili tra cui tre complessi immobiliari di pregio nel pavese con parco, piscina e autorimessa e una lussuosa villa a picco sul mare in Costa azzurra, 38 'bolidi' tra cui diverse Bentley, Range Rover, Porsche e auto d'epoca, quote societarie e 800.000 euro di liquidita'.
Il provvedimento cautelare eseguito dalle Fiamme gialle bolognesi è scaturito, in particolare, sviluppando la precedente indagine 'Mille miglia', avviata nel 2016 su delega della Procura felsinea. Nel corso delle indagini, proprio sfociate nella denuncia di 15 persone di cui una tratta in arresto, è stato appurato come l'imprenditore, solo fittiziamente residente all'estero, vendesse in Italia auto di pregio in totale evasione d'imposta, accumulando un debito verso l'erario (sia come persona fisica che attraverso le numerose societa' ad egli riconducibili) per oltre 100 milioni di euro. Nella sua lunga carriera criminale, i finanzieri hanno ricostruito numerosi episodi di usura, riciclaggio e bancarotta fraudolenta, oltreché appunto "una sistematica evasione fiscale". (Lud/ Dire)