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Cronaca

Blocco sfratti fino a fine anno, Sunia: "Sentenza fa giustizia, ma rinegoziare affitti"

Nella Città metropolitana di Bologna sarebbero 1.525 le richieste di esecuzione

La Corte Costituzionale ha dichiarato "infondate" le eccezioni di costituzionalità presentate dai tribunali di Trieste e Savona, rispetto al blocco degli sfratti deciso da un decreto del Governo del marzo 2020 e dettato dall'esigenza di tutelare la salute delle famiglie italiane durante la pandemia.

Il Sunia-Cgil di Bologna accoglie con soddisfazione il pronunciamento della Corte: "L'importante sentenza fa giustizia anche delle scomposte e ripetute pressioni di chi da tempo agitava lo spauracchio della incostituzionalità", dichiara in una nota il segretario Francesco Rienzi.

"I dati pubblicati da ministero degli Interni sull'andamento degli sfratti per l'anno 2020 evidenziano che nella Città metropolitana di Bologna sarebbero 1.525 le richieste di esecuzione degli sfratti, cioè con istanza di esecuzione presentata all'Ufficiale giudiziario". 

Il sindacato inquilini quindi "esprime soddisfazione e apprezzamento ma fa rilevare - continua la nota - che la ripresa delle esecuzioni degli sfratti già ripresi in larga parte a luglio ed a settembre saranno tutti in esecuzione dal prossimo 1 gennaio 2022"

Di conseguenza, "occorre rilanciare con forza e decisione la graduazione degli sfratti e la rinegoziazione dei contratti - dichiara Rienzi - e in tal senso facciamo appello alle Prefetture ed ai Comuni, alcuni dei quali sono usciti dall'impasse dovuto alla campagna elettorale, per l'immediata convocazione di tavoli per affrontare il problema". (dire)

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