Coronavirus, i sindacati: "Case riposo si aggravano, estendere zona rossa"
Le situazioni più critiche sono nelle strutture Albertoni e Saliceto, dove sono stati registrati 32 casi di positività al covid tra gli operatori su 147 tamponi e che sono state dichiarate "zone rosse" insieme alla residenza di viale Roma
Estendere le misure da zona rossa a tutte le case per anziani dell'Asp di Bologna. Accelerare sui tamponi a personale e ospiti. Chiedere l'aiuto di Regione e Protezione civile per assumere nuovi operatori (ne mancano 45) e per reperire le protezioni necessarie, visto che al momento si usano i sacchi della spazzatura come copri-scarpe.
Sono queste le richieste che i rappresentanti della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil hanno presentato durante l'incontro con i dirigenti di Asp Bologna in videoconferenza. "La situazione è molto preoccupante e rischia di aggravarsi nelle prossime ore - affermano i sindacati - alle autorità territoriali e regionali chiediamo un tempestivo e straordinario intervento per salvaguardare la salute di lavoratori e anziani". Al momento le situazioni più critiche sono nelle strutture Albertoni e Saliceto, dove sono stati registrati 32 casi di positività al covid tra gli operatori su 147 tamponi e che sono state dichiarate "zone rosse" insieme alla residenza di viale Roma.
In queste tre strutture, spiegano i sindacati, "vengono adottate ulteriori misure di sicurezza" per operatori e anziani, ai quali ad esempio vengono forniti i pasti monoporzione. Inoltre sono state predisposte stanze per l'isolamento di casi positivi o con sintomi sospetti o in rientro dagli ospedali. Tutti accorgimenti che Cgil, Cisl e Uil chiedono di adottare in tutte le residenze per anziani. Secondo i sindacati, infatti, serve "l'estensione in tutte le strutture e reparti delle medesime procedure delle cosiddette zone rosse, come forma di prevenzione e protezione di operatori e ospiti".
Cgil, Cisl e Uil di Bologna chiedono poi i tamponi "per la totalità degli ospiti di tutte le strutture, adeguata sanificazione degli spazi, fornitura di dispositivi adeguati e assunzione di personale per sostituire le assenze". Per i lavoratori, in particolare, i sindacati invocano anche una "riduzione dei carichi di lavoro per dedicare tempo e attenzione alle misure di sicurezza".
L'Asp di Bologna, dal canto suo, ha "accolto quanto richiesto" dai sindacati, precisando che "ha già predisposto i tamponi per tutti gli operatori già nei prossimi giorni" e che "provvederà a effettuarli a tutti gli ospiti" in tempi compatibili con la "scarsità dei reagenti".
L'azienda ha anche chiesto l'intervento della task force territoriale e dell'Ausl per ricevere supporto su riorganizzazione dei reparti, fornitura delle protezioni e terapie per gli ospiti. "Già da stamattina sono in corso sopralluoghi", affermano i sindacati.
Asp si è anche "presa l'impegno di individuare attività e modalità organizzative per la diminuzione dei carichi e la centralità della sicurezza". L'azienda segnala però una "forte difficoltà a reperire personale e infermieri: ad oggi risultano assenti 45 operatori. La graduatoria della Città metropolitana non è sufficiente per rispondere alla carenza di personale", riferiscono Cgil, Cisl e Uil, e sono "necessarie procedure snelle" per l'entrata in servizio del personale.
Per questo si chiede l'intervento della Regione e della Protezione civile, "anche per il reperimento dei dispositivi adeguati, in particolare camici e copri-scarpe: nei reparti si stanno usando sacchi della spazzatura", dicono i sindacati. (Dire)