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Cronaca

Bologna al top: ma cosa dicono i bolognesi? Pagelle ai servizi

Una città sporca, ma servizi pubblici efficaci e nidi convenienti. La conferma arriva dalla gente che questi servizi li utilizza ogni giorno... anche se non mancano i "FURBETTI" che ne approfittano...

Dopo la consacrazione di Bologna nella classifica de Il Sole 24 Ore dedicata alla “Qualità della vita nelle province italiane“ siamo andati in giro a chiedere alla gente se è d’accordo con questo primato: in linea di massima gli studenti fuori sede la adorano anche se la giudicano “troppo sporca”, i bolognesi più giovani ne riconoscono i pregi pur denunciando prezzi troppo alti per beni di consumo e affitti, quelli più maturi la preferivano di gran lunga 20 anni fa, mentre gli stranieri la considerano una “culla” vivibile e facile da conoscere e girare.

I NIDI. Uno dei punti forti della città sarebbe il servizio dei nidi: “Confermo l’efficacia del servizio – a parlare una giovane mamma residente fuori porta San Vitale – io mando al nido entrambi i  miei bambini, sia quello di un anno che quello di due e siccome sono l’unica in famiglia a lavorare ho delle tariffe agevolate: in tutto meno di 150 euro al mese”. Altre mamme preferiscono affidare i piccoli ai nonni: “Ho la fortuna di avere suoceri giovani e vicini a casa – spiega Mauro T., papà di Lucrezia -  e piuttosto che mandarla al nido preferisco affidarla a loro, anche per i nostri orari di lavoro, sempre irregolari e difficili da gestire”. 

L’ESCAMOTAGE PER PAGARE MENO. C’è però chi confessa, naturalmente in forma anonima, di essere ricorso a un “trucco” disonesto e assolutamente rimproverabile per ridurre la tassa dell’asilo: “Io e la mia compagna abbiamo dichiarato residenze diverse e in questo modo lei risulta sola con la bambina. La tariffa, che prima era insostenibile visto che si aggirava intorno ai 300 euro al mese, ora si è quasi dimezzata”. Ma la cosa che rattrista è che di genitori che ricorrono a questo trucchetto ce ne sono parecchi.

LE DONNE. “Non è possibile che Bologna superi Bolzano – afferma una lavoratrice pugliese di 30 anni – e non sono d’accordo con la classifica. Ma vivo qui da meno di un anno e avrò forse modo di ricredermi”. Positivo invece il giudizio di una commerciante bolognese: “Vivo fuori Mazzini e sono un po’ stufa di vedere i cantieri del Civis che bloccano la viabilità, ma lavoro in centro e posso dire che il servizio pubblico è impeccabile per quanto mi riguarda. Una cosa che boccio è la sicurezza: mi chiudo sempre in macchina la sera e non mi avventurerei mai in fondo a via Zamboni da sola”.

RESIDENTI IN CENTRO. “Abito e lavoro in centro. Considero Bologna una città bellissima, ma è troppo sporca e in alcuni vicoli le latrine a cielo  aperto costringono a trattenere il respiro – queste le parole di un 40enne che vive nel ghetto ebraico - La maleducazione non ha limiti e d’altro canto non possiamo pretendere che ci siano delle guardie a ogni angolo. Bene con la pedonalizzazione, piacevole passeggiare senza auto”.

 

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