rotate-mobile
Cronaca

Bologna da assaporare in 'solitudine': ecco le 10 cose da fare da soli in città

Luoghi conosciuti e piccoli segreti della città che stupisce: la blogger Silvia Bernardi ha stilato delle cose da fare in città quando la si vuole scoprire scoprendo anche se stessi

Ha la firma di Silvia Bernardi l'articolo pubblicato su "DailySlow" che fa un elenco delle 10 cose da fare da soli a Bologna. L'approccio è questo: dedicare a se stessi un momento di scoperta, un esercizio di autonomia nella propria meravigliosa città, un concetto di solitudine che non è "allontanamento dagli altri, ma vicinanza verso se stessi". Silvia scrive di luoghi reali e immaginari, di viaggi e di cultura family-friendly, ecco il suo decalogo:

1. E quale poteva essere il primo luogo? Abbiamo indovinato tutti: al numero uno c'è San Luca, il santuario che sovrasta la città raggiungibile da un meraviglioso portico da percorrere a piedi: "Mai dire 'vado a San Luca a piedi' e poi non farlo! - scrive Silvia Bernardi - Farlo da soli vi regalerà circa tre quarti d’ora di salita non faticosa, un panorama bellissimo e la possibilità di contare i 666 archi del famoso portico".

2. Al secondo posto c'è un'altra salita, questa più ripida: la Torre degli Asinelli. Salire su una delle Due Torri (quella più alta, l'altra è la Garisenda) "magari in una giornata limpida, ma limpida davvero, e verificare se si vede il mare. Così si dice: che da lassù, quando l’assenza di foschia lo permette, si veda il mare".

3. Terzo: trascorrere un po' di tempo in Sala Borsa, in biblioteca. 

4. Cosa numero cinque da fare da soli a Bologna: andare a Palazzo d’ Accursio, davanti alla gigantesca fotografia aerea di Bologna, e cercare la propria casa (se ci si riesce!). 

5. Al punto numero cinque sedersi in Piazza Santo Stefano un po’ prima del tramonto e scoprire che “l’ora d’oro” e “l’ora blu” tanto amate dai fotografi esistono eccome! 

6. In posizione numero sei, fare un pranzo sui colli. Monte Donato, Parco Cavaioni, i Trecento Scalini, o magari Villa Ghigi?

7. Scattare una foto dal terrazzo panoramico di San Michele in Bosco, entrare nella biblioteca e dare un’occhiata dalla finestra panoramica all’interno dell’Ospedale Rizzoli per fare un divertente esperimento ottico: "si vede perfettamente la Torre Asinelli, che più ti allontani e più si ingrandisce".

8. Fotografare o trascrivere scritte trovate sui muri. Anche se l'imbrattamento non va certo incentivato, la Bernardi fa qualche esempio: la frase ripetuta in diversi luoghi “Impara ad amare”, i cuori rossi  nel petto delle sagome bianche che indicano i passaggi pedonali.

9. Entrare in un museo, in una chiesa, in una bottega storica del Quadrilatero-Mercato Vecchio.

10. Scoprire la periferia. Per esempio, il Parco Talon a Casalecchio o il Parco della Cà Bura a Corticella, oppure il Parco dei Cedri a San Lazzaro.

Silvia Bernardi ha 29 anni, vive e lavora a Bologna ed è mamma di Leonardo, un bambino di tre anni e mezzo. Nella vita le piace: leggere, scrivere, dire “dove andiamo?” e partire, la solitudine creativa, la compagnia di quando si sta seduti intorno a un tavolo con una bella tovaglia e risate in sottofondo, il caffè bollente con un goccio di latte freddo, la crosticina delle patate al forno. "Mi piacciono anche le parole con la i: impegnarmi, improvvisare, inventare, e mi piacciono gli imprevisti, che prima ti mandano in crisi, poi diventano meravigliose opportunità" si racconta Silvia, che è blogger per dailyslow, bimbieviaggi, mammacult.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bologna da assaporare in 'solitudine': ecco le 10 cose da fare da soli in città

BolognaToday è in caricamento