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Bologna cardioprotetta: defibrillatori in tutta la città e "soccorritori laici"|VIDEO

In centro, nei quartieri e nei centri di aggregazione. E' il progetto DAE RespondER che si prefigge di contribuire a ridurre i tempi di intervento in caso di Arresto Cardio Respiratorio. E c'è anche una APP

Si chiama DAE RespondER ed è l'innovativo defibrillatore in parte già installato nei punti nevralgici e frequentati della città che si "coordina" anche una app, sviluppata dal Sistema 118, con l'obiettivo di contribuire a ridurre i tempi di intervento sui CODICI BLU, ovvero sui casi di Arresto Cardio Respiratorio (ACR) presunto, che si verificano sul territorio della Regione Emilia Romagna, il tutto grazie anche a una legge prmossa dall'ex assessore comunale alla sanità, Luca Rizzo Nervo, e ora deputato PD, votata all'unanimità dal Parlamento Italiano. 

Tre nuovi defibrillatori nel centro di Bologna

La nuova legge e le nuove iniziative sulla gestione delle emergenze sono state presentate oggi in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Raffele Donini, Assessore regionale alle Politiche per la Salute dell’Emilia Romagna, Paolo Bordon, Direttore Generale Azienda Usl di Bologna, Giuliano Barigazzi, Presidente CTSSM e Assessore alla sanità e al welfare del Comune di Bologna, Giovanni Gordini, Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Azienda USL di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore dell’IRCCS Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, Gaetano Gargiulo, Direttore della Cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Bologna, Paola Montanari, Presidente dell’Associazione Piccoli Grandi Cuori, Federico Semeraro, Anestesista Rianimatore dell’ Ospedale Maggiore e Presidente eletto European Resuscitation Council, Onorevole Luca Rizzo Nervo, Deputato Promotore DDL 1441.

I soccorritori non saranno solo sanitari, ma anche "laici", ossia cittadini addestrati e aggiornati alle manovre di rianimazione con il defibrillatore attraverso una rete di 13 centri di formazione, tutti autorizzati dall’Azienda Usl di Bologna e coordinati nell’ambito dello stesso progetto Pronto Blu. Al momento sono già 1.600.

Saranno installati dunque altri 15 defibrillatori in città e provincia e si continuerà ad allargare la platea dei soccorritori. 

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