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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bologna, 26 morti sul lavoro denunciati nel 2021

E' il primo dato dell'osservatorio regionale dedicato a agli infortuni e alle malattie professionali. Primato al settore della logistica

Un aumento di quasi il dieci per cento tra il 2021 e il 2020, mentre i 'mortali' si fermano alla comunque tragica cifra di 26 decessi sul posto di lavoro. Sono i numeri bolognesi del neonato Osservatorio sugli infortuni e sulle malattie professionali della Cgil, che ha raccolto qualche dato regionale sul fenomeno.

Nel 2021 sono stati denunciati 16802 infortuni sul posto di lavoro, un più 9,9 per cento rispetto ai 15286 dell'anno precedente. Un vero e proprio balzo è registrato sulle malattie professionali, passate in 12 mesi da 851 a 1180, + 38 per cento.

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A livello regionale i morti sul lavoro 2021 sono stati 119, in crescita di nove unità rispetto il 2020. La categoria in assoluto più rischiosa è quella indefinita di mansioni varie, non registrate presso l'Inail (30 morti nel 2021, 28 nel 2020), mentre al secondo posto si trovano il trasporto e il magazzinaggio(20, 15), e al terzo le costruzioni (18, 17).

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Secco il commento della Cgil Emilia-Romagna: "Nel 2021 in Italia hanno perso la vita sul lavoro 1.221 lavoratrici e lavoratori (una media di più di 3 al giorno), dei quali 110 in Emilia Romagna. Una strage insopportabile. Chiediamo quindi con forza investimenti sulla prevenzione, sul rafforzamento dei controlli e degli organismi ispettivi, sulla formazione, sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla definizione dei modelli organizzativi che garantiscano la loro sicurezza. C’è un legame indissolubile tra la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e la buona occupazione. Dove, al contrario, persistono fenomeni di sfruttamento, precarietà e illegalità, maggiore è il rischio di infortuni e morti sul lavoro. Per queste ragioni, continuiamo a rivendicare più formazione – a partire dalle scuole e per ogni lavoratore e lavoratrice che comincia la sua attività in ogni luogo di lavoro -, più prevenzione, più controlli e sanzioni (nel quadro di una nuova stagione legislativa), più agibilità sindacali perché il sindacato e la contrattazione sono il primo antidoto contro le violazioni delle norme a tutela della salute e della sicurezza di lavoratrici e lavoratori.

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