Bologna-Portomaggiore, al via i lavori di interramento binari: 'Insicurezza e disagi'
Preoccupazione dei pendolari per la sicurezza e il degrado e primi cittadini per i disagi. Il sindaco di Budrio: "Visto che ci saranno facciano in modo che ci siano delle compensazioni anche sul nostro territorio"
Dibattito aperto sui lavori di interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore. Dai comitati dei pendolari preoccupati per la loro sicurezza, visti anche i recenti atti di vandalismo nelle stazioni, ai sindaci dei comuni coinvolti nell'opera: "Apprendiamo in queste ore dell'accelerazione delle procedure per arrivare ai lavori di interramento della linea Bologna-Portomaggiore nel tratto cittadino - scrivono in una nota Dario Mantovani, sindaco di Molinella, Giulio Pierini, sindaco di Budrio, e Stefano Sermenghi, sindaco di Castenaso - pur comprendendo la necessità, che esiste ormai da molti anni, di superare i gravi disagi di viabilità nell'intero quartiere San Vitale, causati anche dai passaggi a livello della linea ferroviaria, segnaliamo la ricaduta negativa che i lavori avranno sulla fruibilità del servizio da parte dei cittadini residenti nei comuni attraversati dal treno della veneta".
Le zone interessate all'interramento sono i tratti urbani di Bologna tra Zanolini e Rimesse e a via Larga: "Non ci si oppone all'opera e non entriamo nel merito del dibattito sull'unico o doppio binario - dice a Bologna Today il sindaco Pierini, si tratta dunque di - un problema metropolitano, gestiamolo in questo modo; visto che i disagi ci saranno facciano in modo che ci siano delle compensazioni anche sul nostro territorio".
DEGRADO. Già i primi di maggio, i consiglieri regionali PD Thomas Casadei e Anna Pariani avevano rivolto un'interrogazione alla Giunta per sapere se la Regione fosse a conoscenza della situazione di degrado che vive la stazione ferroviaria Zanolini.
I sindaci infatti fanno notare "ancora una volta, l'approvazione, nei nostri tre consigli comunali, di una mozione critica verso quest'opera che per molto tempo impedirà agli utenti di raggiungere il centro di Bologna, costringendoli a scendere dal treno presso la stazione Roveri e - immaginiamo - a utilizzare una navetta sostitutiva fino a destinazione. Se l'iter per approvare e finanziare in modo completo e adeguato l'opera andrà avanti come sembra, chiediamo con forza che si tenga pienamente conto della dimensione e della ricaduta di carattere metropolitano di questa scelta, a partire dalla necessità di adeguati interventi di compensazione nei nostri tre comuni in termini di migliore accessibilità al servizio ferroviario".
L'osservatorio innovazione, ambiente, salute e turismo "Europaviva 21" propone invece piuttosto di "aumentare il numero dei treni, cogliendo una domanda di trasporto pubblico in crescita - così il portavoce Luigi Rambelliin una nota – bisogna riorganizzare gli orari, inserendo treni cadenzati a intervalli regolari, il cosiddetto memorario, aumentare la velocità media di esercizio, troppo bassa per un vero trasporto metropolitano, e garantire un servizio costante tutti i giorni e per tutto il percorso. Le eventuali risorse disponibili per investimenti – ha affermato Rambelli – si dovranno destinare al ripristino della tratta fra Budrio e Massalombarda della quale è stata dimostrata l'utilità, la fattibilità e l'economicità con lo studio realizzato dalle Province di Ravenna e Bologna”.
TRENI-LUMACA. La posizione dell'Osservatorio Europaviva21, che ha in corso una campagna di sensibilizzazione sui trasporti che interessano la Romagna "l'area Bolognese e le relazioni transappenniniche, si avvale dell'esame sulle condizioni di esercizio del trasporto ferroviario sulla linea ferroviaria che parte dalla Stazione centrale di Bologna, dove sfrecciano i convogli ad alta velocità, e registra per andare a Budrio, a 17km di distanza tra i 28 e i 30 minuti, alla poco invidiabile media di poco più di 30km/h, una velocità alla portata di un cicloturista... Se ci si limita al tratto fra Budrio e Bologna c'è infatti un paio di treni ogni ora. I tempi di percorrenza sono, invece, inadeguati per un servizio da area metropolitana. La situazione migliora un po' solo una volta usciti da Bologna, ma la velocità media non supera mai 50km/h. Già oggi l'infrastruttura, benché a binario unico, sarebbe in grado di garantire almeno un treno ogni mezz'ora su tutta la linea (in alcuni casi anche ogni 20 minuti), soprattutto grazie al numero di stazioni ferroviarie in cui è possibile effettuare l'incrocio dei treni. Il numero delle soste da effettuare non pare influisca troppo sui tempi di percorrenza data la capacità di accelerazione dei treni acquistati di recente. E' quindi l'ora di aggiornare anche gli orari".