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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sei bolognesi su dieci non conoscono le bellezze della propria città

Bologna conserva luoghi preziosi e storie trasmesse di generazione in generazione. I turisti stranieri arrivano da tutto il mondo per scoprirli, mentre il 57% dei felsinei non conosce tradizioni e storie della propria città

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Bologna conserva luoghi preziosi e storie trasmesse di generazione in generazione. I turisti stranieri arrivano da tutto il mondo per scoprirli, mentre il 57% dei felsinei non conosce tradizioni e storie della propria città.

La volta di Palazzo del Podestà che trasmette suoni da un angolo all’altro? Un fatto puramente casuale. Ecco solo una delle gaffes commesse dal 57% dei bolognesi quando devono parlare del patrimonio artistico e dei luoghi storici del capoluogo emiliano. Nonostante vivano immersi nella storia e nella cultura, infatti, quasi 6 bolognesi su 10 hanno rivelato di essere incappati in clamorose gaffes, ammettendo di non conoscere soprattutto i luoghi poco frequentati dai turisti e di aver spesso confuso un monumento o un posto per un altro.

È quanto emerge da uno studio promosso da Incontri Sanpellegrino in occasione di Incontri Tour, un’iniziativa volta a celebrare le eccellenze del Made in Italy, condotto su oltre 1.000 felsinei di età compresa tra i 18 e i 60 anni con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per capire quanti sono i cittadini che non conoscono le bellezze segrete del proprio territorio.

I capoluoghi del Belpaese, ricchi di una storia ultra millenaria e di una cultura tra le più antiche e sviluppate del mondo, sono costellati da una serie di luoghi magici, perle rare che spesso non rientrano negli itinerari turistici e, purtroppo, nelle conoscenze dei cittadini stessi. La poca familiarità con i luoghi segreti della propria città accomuna purtroppo tutte le metropoli italiane; da Roma (64%) a Milano (62%), passando da Napoli (61%), Torino (59%), Bologna (57%) e Palermo (50%), gli italiani si rivelano poco informati e disinteressati a questo proposito.

Al quinto posto nella speciale classifica delle città italiane meno conosciute si piazza infatti Bologna, che tocca quota 57% di “ignoranza cittadina”. La curiosità più interessante, ma stranamente meno conosciuta dai cittadini del capoluogo emiliano, è rappresentata dalla volta a crociera che si trova in Piazza Maggiore, in grado di trasmettere i suoni e la voce delle persone da un capo all’altro (65%); la leggenda vuole che la volta di Palazzo del Podestà, situata precisamente sotto la torre dell’Arengo, fu progettata in modo da trasmettere suoni da un angolo all’altro per permettere anche ai lebbrosi di confessarsi in epoca medievale. La volta per il 43% dei felsinei invece rappresentava un semplice riparo contro la pioggia e la trasmissione della voce da un capo all’altro è un fatto puramente casuale.

Relegato nel dimenticatoio anche il Mascherone Sputa Vino (52%) del palazzo Malvasia, dal quale i nobili gettavano cibo e bevande al popolo per ostentare la propria ricchezza in occasione delle feste, e le Tre Frecce (48%) sulla Strada Maggiore, conficcate in un angolo del soffitto del portico di Casa Isolani poiché, secondo la leggenda, gli arcieri assoldati da un nobile per uccidere la moglie fedifraga la videro nuda alla finestra e, abbagliati da tale bellezza, sbagliarono mira; questi dardi sono considerati erroneamente da molti felsinei dei resti bellici, risalenti a battaglie del Medioevo.

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