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Cronaca Navile / Via di Corticella, 1

Bolognina, esercito contro il crimine. Ara: "Adesso colpire spaccio"

Soddisfatto il presidente del Quartiere, ma il centrodestra frena l'entusiasmo. Lega: "Solo fumo negli occhi'. FDI: "Avrebbero dovuto rendersi conto prima della drammaticità della situazione"

Il presidente del Navile, Daniele Ara, accoglie con soddisfazione il rafforzamento degli interventi anti-crimine in Bolognina ma chiede anche di andare in fondo alla natura dei furti con spaccata a ripetizione ai danni dei negozi. "Escludono il racket, ma io chiedo che si guardi fino in fondo che non ci siano altre forme di pressione, diverse dal racket classico. Questo va chiarito". Inoltre Ara ha chiesto che si assesti un colpo decisivo ai danni dello spaccio.

"Parallelamente alla nuova illuminazione e alla videosorveglianza, è il momento di dare un colpo definitivo a quei bar che sono ricettacoli di spaccio". Ma la svolta, dopo mesi di denunce sulla situazione della Bolognina, potrebbe essere vicina. "Ringrazio il prefetto- dice il presidente- perchè ora sono stati messi in fila tutti i progetti, per la prima volta ho percepita una coerenza anche con quello che sta facendo l'amministrazione comunale. Oltre l'aumento di impegno, ci è stato dato un quadro rassicurante sul fatto che il problema non viene preso sottogamba".

Esulta anche il parlamentare Pd Andrea De Maria, componente della segreteria nazionale del partito. Sono molto soddisfatto che in tempi molto rapidi sia arrivata una risposta dal Governo per una maggiore presenza sul territorio, per la Bolognina ma non solo, in seguito ai fatti criminosi che sono accaduti", sottolinea De Maria. "Era una richiesta che avevo fatto anch'io- prosegue il democratico- e penso che la risposta molto sollecita da parte del Governo sia un fatto molto positivo".

IN CITTÀ ALMENO 200 POLIZIOTTI IN PIÙ. "Ben vengano i 40 militari che sembra siano stati assegnati a Bologna, grazie probabilmente anche all'affanno di un Merola che teme una debacle alle prossime amministrative", ma Lucia Borgonzoni, capogruppo della Lega nord in Comune e candidata sindaco del Carroccio non può "dimenticare l'alzata di scudi del Pd quando, già nel 2010, chiesi un presidio fisso militare in certe aree della Bolognina, come l'ex Manifattura".

"Questi 40 uomini però sono solo fumo negli occhi, un po' come quando dopo avere tolto dalla città buona parte dei militari dal progetto ''Strade sicure'', furono rimessi in numero minore qualche mese dopo, facendo passare il tutto come un grande regalo alla città", contesta Borgonzoni. A parer suo, pur "ribadendo il lavoro lodevole dei militari", a Bologna oggi servono in città "anche 200 poliziotti se si volessero veramente mettere in sicurezza le nostre strade, vittime dei tagli e delle politiche sull'immigrazione del governo Renzi-Alfano".

Anche Fratelli d'Italia "da anni" chiede l'intervento dell''Esercito "per presidiare il territorio e con compiti di deterrenza nei confronti dei malviventi" e ora "finalmente il Comitato per l'ordine pubblico stabilisce che l'Esercito presiederà la Bolognina. È una vittoria per Fratelli d'Italia, che però non gongola. Sempre "meglio tardi che mai" - dice Fabrizio Nofori portavoce provinciale di FDI - ma "le Istituzioni avrebbero dovuto rendersi conto prima della drammaticità della situazione, e dare ascolto alle nostre segnalazioni ed ai nostri consigli, senza rinchiudersi nel proprio recinto".

 
   
 

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